Arianna Xekalos (Capogruppo M5S): "Ancora una volta il PD viaggia scollegato"
“Mentre a livello nazionale sta per essere pubblicato un bando di almeno 35 milioni di euro dedicato alla “Green Economy”, il Comune di Firenze, nonostante i numerosi proclami pro ambientalisti, continua a bocciare e non voler attuare le nostre proposte con cui chiediamo un rimborso chilometrico, pari a 25 centesimi, per tutti quei lavoratori o studenti che utilizzano la bicicletta per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio in alternativa all’auto.
Basta guardarsi intorno – spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – per capire quanto questa proposta sia attuale ed attuabile: l’esempio è partito da Parigi, e l’Italia ha imparato in fretta la lezione, come nel Comune toscano di Massarosa (LU) dove “Bike to Work” è già realtà e presto potrà esserlo anche nella frenetica Milano.
Non solo, anche la Regione Toscana si è attivata in tal senso invitando tutti i Comuni ad essere preparati per il bando regionale che su questo tema uscirà entro l’estate.
Ci auguriamo che visti i recenti sviluppi, sia a livello regionale che nazionale, quando la mozione tornerà in discussione e votazione in Consiglio Comunale, possa essere approvata e soprattutto attuata.
In una città come Firenze, dove da tempo sono state create nuove piste ciclabili, questo progetto potrebbe cambiare lo stile di vita di molte persone, soprattutto se a questo importante passo se ne aggiungessero altri, alcuni dei quali già in passato presentati al Consiglio Comunale dal Movimento 5 Stelle ma inspiegabilmente bocciati – come la creazione di piste ciclabili lungo le Linee 2 e 3 della nascente Tramvia – oppure approvati ma mai attuati, come la realizzazione di parcheggi al coperto per le biciclette, dove poterle anche ricaricare in caso di bici elettriche, e come per la rimozione di carcasse di biciclette e l’acquisto e l’installazione di nuove rastrelliere che permettono di legare ruote e telaio, al fine di garantire maggiore sicurezza contro i furti. Entrambe le mozioni – conclude Arianna Xekalos – approvate il 27.07.2015 ed entrambe rimaste nei cassetti di Palazzo Vecchio a prendere polvere”. (s.spa.)