Domani l'assessore Funaro parteciperà alla consegna degli attestati finali degli incontri formativi per badanti
Saranno consegnati domani alle 17,30 in via Palazzuolo al civico 12, presso gli Uffici dei Servizi sociali del Comune, gli attestati finali degli incontri formativi per badanti organizzato dall’associazione Biblioteca di pace in collaborazione con i Servizi sociali, nell’ambito di un partenariato europeo con Irlanda del Nord (UK), Svezia, Spagna, Portogallo, Romania, Grecia e Turchia.
La consegna avverrà alla presenza dell’assessore al Welfare Sara Funaro.
Agli incontri, della durata di 80 ore, hanno partecipato ventisei persone, già impegnate nel lavoro di cura degli anziani o in cerca di occupazione, prevalentemente di area latino-americana, ma anche centro-africani e italiani. Le lezioni hanno riguardato gli aspetti relazionali e sanitari del lavoro di caregiver e sono state arricchite con attività di laboratorio e tirocinio.
“Si tratta di una bella iniziativa rivolta a coloro che assistono i nostri nonni e offrendo loro un aiuto concreto e prezioso nella vita di tutti i giorni e danno una mano al contempo anche ai familiari che spesso da soli si trovano in difficoltà a seguire il proprio caro non autosufficiente - ha detto l’assessore Funaro -. Chi svolge il ruolo di badante ha un ruolo molto importante ed è fondamentale che venga preparato per affrontare al meglio le attività che è chiamato a svolgere. Questi incontri vanno nella stessa direzione della nostra attività rivolta agli anziani, una vera e propria risorsa per la nostra comunità, verso i quali vogliamo dare servizi sempre più ad hoc rispetto alle loro esigenze”.
“Firenze presenta un numero sempre maggiore di anziani tra i suoi abitanti - ha detto il presidente della Biblioteca di pace Calogero Bellavia - per questo è indispensabile potenziare le attività di formazione e valorizzazione dell’assistenza alla non-autosufficienza, per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e coniugare economicità e qualità del servizio”.
Al di là dei contenuti specifici, gli incontri sono stati percepiti come momento di accoglienza vera: i partecipanti, infatti, si sono sentiti considerati come persone che svolgono un lavoro riconosciuto e qualificato e molto complesso, con riferimento non solo all’anziano assistito, ma anche ai suoi familiari. (fp)