Quadrifoglio, Amato e Artini (Alternativa Libera): "Attendiamo le dimissioni dei vertici della società dopo l'esito delle elezioni di Sesto Fiorentino"

La consigliera comunale e il deputato di AL: "Per due mesi hanno pensato alla campagna elettorale. Dopo la sonora sconfitta doveroso passo indietro. Inaccettabili e arroganti le dichiarazioni odierne di Moretti"

“Dopo l’incredibile campagna elettorale e mediatica, l’esito delle elezioni di Sesto sancisce il fallimento della politica dei rifiutiportata avanti da Pd e Quadrifoglio. Per questo ci attendiamo un gesto coerente: le dimissioni dei vertici della società che si occupa dei rifiuti”. Questa la richiesta congiunta della consigliera comunale Miriam Amato e del deputato di Alternativa Libera, Massimo Artini, che aggiungono: "Inaccettabili e arroganti le dichiarazioni odierne del presidente Moretti, che conferma la costruzione dell'inceneritore come se le elezioni di Sesto non fossero avvenute e nulla fosse cambiato"
“Mai avevamo assistito in occasione di una consultazione democratica, l’intervento a gamba tesa di una società a capitale pubblico – sottolinea la consigliera - Per settimane i vertici di Quadrifoglio, invece che occuparsi della gestione dei rifiuti, si sono gettati anima e corpo nella campagna elettorale di Sesto Fiorentino. Si sono così schierati apertamente per un candidato, risultato alla fine sonoramente sconfitto”.
“Una situazione inaccettabile, inopportuna e che è stata duramente condannata dai cittadini alle urne – prosegue Artini - I residenti di Sesto non hanno creduto agli interventi pubblici di Moretti e Giannotti, opponendosi a questa politica degli inceneritori e a un utilizzo selvaggio del territorio”.
“I risultati di Sesto confermano inoltre che il processo partecipativo per la realizzazione dell’inceneritore e del nuovo aeroporto, così come delle altre grandi opere che sorgeranno nell’hinterland fiorentino, sia completamente mancato e come sia ormai finita l’epoca delle decisioni calate dall’alto. Se a tutto questo aggiungiamo l’incapacità gestionale, testimoniata dai rifiuti che quotidianamente sommergono le strade di Firenze, e l’esito della gara d’ambito – concludono Amato e Artini - le dimissioni non sono solo opportune ma rappresentano oggi una necessità amministrativa”. (s.spa.)