Cooperazione internazionale e rapporti con Kobane, l'intervento dell'assessore Mantovani in consiglio comunale

Un patto di cooperazione con Kobane da firmare in occasione della seconda edizione del Forum Unity in Diversity. È quanto ha annunciato oggi l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani rispondendo a un question time in consiglio comunale.
“Lo strumento più idoneo per efficacia e operatività e in base alla normativa nazionale, è quello del Patto di Cooperazione piuttosto che quello di Amicizia. Per questo predisporremo il testo da fare firmare al sindaco di Kobane, a novembre prossimo, in occasione della II edizione del Forum Unity in Diversity. Invito che il precedente Sindaco Moustafa Abdi, di recente eletto rappresentante di tutte le cittadine del cantone di Kobane, ha già accolto positivamente”.
L’assessore Mantovani ha poi fatto il punto sull’iniziativa per la ricostruzione del centro culturale di Kobane. “Attualmente il corridoio fra Siria e Turchia è chiuso. L’unico canale diplomatico per l’accreditamento è quello del consolato di Erbil che richiede procedure di accreditamento di mesi. Questo non facilita né l’accesso e l’invio di esperti per sopralluoghi,né l’invio da parte nostra di partner – necessari per legge in un’ottica di partenariato, quali le ONG – per l’attuazione del progetto.
Ciò nonostante, per guadagnare tempo ed essere operativi appena le vie diplomatiche e la legislazione nazionale lo consentiranno in questo semestre abbiamo richiesto alle autorità locali di Kobane piante, volumi,foto e tutta la documentazione possibile per avere una valutazione iniziale di massima dei costi e dei termini dell’intervento. Ancora raccolto la disponibilità di eventuali soggetti disponibili a contribuire alla realizzazione del progetto. E sondato le disponibilità di diverse ONG ad agire sul territorio. Disponibilità di non facile reperimento vista la situazione e vista anche la scarsità di bandi internazionali per l’acquisizione di risorse. Chiarite le linee operative nazionali per i comuni saremo già pronti a partire.Obiettivo è arrivare alla seconda edizione di Unity in Diversity con fondi e linee operative definite.
Sul regolamento dei gemellaggi, l’assessore ha precisato che “è stato approvato in giunta in aprile e alla fine di giugno arriverà all’esame commissione consiliare competente. Anche su questo abbiamo dovuto aspettare le linee operative nazionali”.
Infine sui progetti avviati in materia di cooperazione internazionale, l’assessore Mantovani ha spiegato che si sta lavorando a un riassetto complessivo. “È in corso di elaborazione una proposta di delibera di giunta per l’approvazione di indirizzi in materia di cooperazione internazionale (anche ai sensi del Regolamento del Comune di Firenze sulla cooperazione)”. Questo lavoro deve oggi tener conto di procedure nuove e complesse (peraltro non ancora completamente disciplinate dalla nuova Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo, soprattutto in relazione ai possibili finanziamenti), introdotte dalla legge 125/2014, la quale impone un sistema uniforme degli interventi pubblici di cooperazione assoggettando, tra l’altro, tutte le iniziative dei singoli attori, comuni compresi, all’approvazione preventiva di strutture del Governo. “In questa ottica abbiamo deciso di acquisire come progetto di mandato triennale quanto derivato alla Carta di Firenze e dal summit internazionale Unity in Diversity – sottolinea l’assessore Mantovani – individuando due filoni principali di azione: il Medio Oriente con particolare attenzione alla crisi siriana che ci vedrà impegnati in un progetto di ricostruzione del centro culturale a Kobane; e il sud del Mediterraneo in special modo la Tunisia con la stipula del patto di cooperazione fra le città di Firenze e Tunisi ormai operativo. Questoprevede la collaborazione in ambito di sviluppo economico, culturale nonché di affiancamento nell’attuale processo di riforma delle autonomie locali tunisine”. (mf)