Toscana Pride, Torselli (FdI-An): "Vergognoso attacco fatto a Fratelli d'Italia: come si sono permessi di puntare il dito contro di noi parlando di aggressioni? Pretendiamo scuse e chiarimenti"

"La vicepresidente del consiglio parla di "aggressione" chiamando in causa Fratelli d'Italia: se ha le prove le produca a chi di dovere, altrimenti chieda subito scusa"

“Oggi in consiglio comunale Fratelli d’Italia è stata bersaglio di una vergognosa offesa da parte della vicepresidente del consiglio comunale ed esponente di SEL che, richiamando un articolo apparso su un quotidiano locale, ha parlato di ‘aggressione’ e di un ‘carro danneggiato’ chiamando in causa direttamente Fratelli d’Italia ed Azione Universitaria. In qualità di capogruppo di FdI e di coordinatore regionale del movimento resto allibito da queste dichiarazioni, ma al tempo stesso credo che non debbano passare sotto silenzio”. Questo quanto dichiara Francesco Torselli, capogruppo in consiglio comunale di FdI-An.

“Ho parlato personalmente con il portavoce fiorentino di FdI, Giovanni Gandolfo e con la presidente di Azione Universitaria, Angela Sorice - spiega Torselli - ed entrambi mi hanno riportato fatti andati in maniera profondamente differente: due militanti di FdI ed AU hanno affisso uno striscione fuori dalla limonaia di Villa Strozzi, restando su via Pisana, fuori dallo spazio assegnato al Toscana Pride. In quel momento un soggetto a volto coperto è uscito dalla struttura ed ha strappato lo striscione dei due ragazzi che, senza reagire, se ne sono andati. E gli aggressori saremmo stati noi? Le parole della consigliera Verdi sono gravissime, visto anche il ruolo istituzionale che riscopre: se ha le prove (visto che noi, a difesa di ciò che sosteniamo, le abbiamo) le produca e dimostri l’aggressione subita dal Toscana Pride per mano di Fratelli d’Italia e Azione Universitaria, altrimenti si scusi immediatamente”.

“Non condividiamo una parola - conclude Torselli - di quelle che sono state le rivendicazioni del Toscana Pride, ma la violenza e gli assalti non rientrano nel nostro modo di confrontarci politicamente; forse perché di assalti ed atti di violenza, in vitanostra, ne abbiamo subiti fin troppi e sempre da ambienti politicamente appartenenti a quell’area di estrema sinistra che oggi si erige a paladina della democrazia. Per questo siamo disponibili a confrontarci con tutti, ma non accettiamo offese ed attacchi vergognosi come quello di oggi, da nessuno”. (fdr)