Silvia Noferi (M5S Firenze): "Tutti contenti ma Mukki sarà acquistata da Parmalat?"

“Lo avevamo detto in consiglio comunale e solo noi del M5S abbiamo votato contro al progetto di fusione della Centrale del Latte con Torino.
Siamo stati insospettiti da un’operazione che non considerava il valore di mercato del marchio Mukki. Approfondendo – spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – abbiamo scoperto che i componenti del cda di lì a poco sarebbero stati senza occupazione, dato che lo Statuto non permetteva di rinnovarli. Studiando i patti parasociali abbiamo notato strane facilitazioni per i componenti del cda di Torino al cui tavolo, ricordiamolo, siede Elsa Fornero, per questo tirando le somme, c’erano tutti i presupposti per votare contro questa delibera.
Per gli stessi motivi il Comune di Livorno proprietario di una quota della partecipata ha considerato strategica la Centrale del Latte e si è pronunciato contrario alla fusione.
I nostri colleghi consiglieri comunali del M5S di Pistoia sono arrivati alle stesse conclusioni e hanno agito di conseguenza.
Pochi giorni fa è arrivata la notizia che i dirigenti che hanno facilitato la svendita della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno hanno trovato un comodo posto nel consiglio di amministrazione post-fusione come avevamo previsto e fatto mettere a verbale nella seduta della Commissione Controllo.
Adesso la notizia che Parmalat ha deciso di comprare le quote del Comune di Campiglia per soli 58.000 Euro chiude il cerchio.
Sembra che nessuno dei soci sia interessato ad esercitare il diritto di prelazione ed acquistare le quote di Campiglia per cui se l’operazione dovesse formalizzarsi Parmalat diventerebbe socioe potrebbe avere titolo per acquistare parte o tutti gli 8.000.000 di Euro di azioni per l’aumento di capitale previsto dal progetto di fusione.
L’assessore Perra e i consiglieri PD oltre a qualche altro consigliere di minoranza che hanno votato a favore (nda Sinistra Italiana) avevano dichiarato che la fusione era necessaria per scongiurare la vendita di Mukki alle grandi compagnie del nord.
Se le nostre previsioni diverranno realtà – conclude la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – dipendenti e piccoli allevatori avranno perso ogni loro diritto visto che non è stato fatto un piano industriale e non sono stati menzionati nei patti para-sociali, i consumatori berranno latte di minore qualità e i cittadini avranno perso il valore di una partecipata che era vanto e gioiello dell’amministrazione pubblica.
Complimenti per il capolavoro!”. (s.spa.)