Castello, Grassi, Verdi e Trombi: "Rivedere la convenzione del piano urbanistico è un dovere ma l'interesse pubblico non è agevolare i lavori dell'aeroporto"

Lunedì in Consiglio comunale il gruppo presenterà una domanda d'attualità sul tema

Questo l’intervento dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra/SEL Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi


"Dal 2010 abbiamo più volte chiesto che la convenzione del piano urbanistico di Castello venisse rivista verificando se la costruzione prevista della sede della Regione e l'ipotesi del 2005 di trasferire la sede dell'allora Provincia e la realizzazione del campus scolastico fossero ancora esigenze attuali: non possiamo quindi che accogliere con favore che la Giunta abbia dato mandato agli uffici di verificare lo stato delle pratiche, delle autorizzazioni e fare un punto della situazione sulle reali esigenze per il territorio e per gli enti pubblici coinvolti. Certo se la conclusione fosse quella di cancellare dal piano di Castello le superfici pubbliche previste, che ne avevano motivato la stipula degli accordi nel 2000, e non ridurre ma soltanto spostare fuori dalle rotte del futuro aeroporto le aree private che rendono economicamente tanto ai costruttori, non sarebbe un atto nell'interesse pubblico ma l'ennesima speculazione di Firenze."

"Ma i dubbi su quale sia il vero fine della maggioranza e di Nardella di rivedere la convenzione con Unipol, attuali proprietari dell'area di Castello, non ci fanno dormire sonni tranquilli: vorranno spostare per l'ennesima volta l'area dove far sorgere un nuovo stadio, che ci diranno servirà per le Olimpiadi, con annesse strutture commerciali che ammazzeranno le attività commerciali del territorio e non servirà molto alla Città? Ma temiamo che sia l'ennesima mossa del PD e di Renzi e dei renziani per rimuovere ogni ostacolo alla realizzazione della nuova pista dell'aeroporto che farà sorvolare la Città da aerei sempre più grandi, inquinanti e impattanti. Non sappiamo se l'attuale progetto sarà definito ambientalmente sostenibile dentro un procedimento di Valutazione d'impatto ambientale che sappiamo già arriverà solo grazie a leggi modificate e a deroghe rilasciate disinteressandosi dell'ambiente e della salute."

"Saremo attenti nell'analisi e nelle valutazioni che verranno portate avanti dal Comune sulla convenzione sottoscritta negli anni duemila perché se siamo certi che vada rivista e riscritta tenendo conto delle esigenze della Città e della cittadinanza nel 2016, non siamo altrettanto convinti che non sia tutto un modo elegante per favorire alcuni privati, rendere possibile quello che sarebbe contro gli atti." (fdr)