Lungarno Torrigiani, Gruppo Forza Italia: "A casa i vertici di Publiacqua"
"Non basta, dopo ciò che è accaduto in lungarno Torrigiani la notte del 25 maggio, attribuire ogni colpa all'amministratore delegato: a dover andare a casa è l'intero vertice di Publiacqua, a partire dal presidente fino ai tecnici che dovessero risultare direttamente responsabili del disastro". Questa la dichiarazione dei consiglieri del gruppo Forza Italia Jacopo Cellai, Mario Tenerani, Mario Razzanelli e Luca Tani.
"Al di là delle cause del crollo del lungarno, che saranno accertate dalle indagini in corso, il comportamento dell'azienda di gestione delle acque fiorentine durante le ore dell'emergenza è stato assolutamente irresponsabile – hanno aggiunto i consiglieri azzurri –. Dalla ricostruzione fatta dal sindaco, infatti, apprendiamo che i tecnici di Publiacqua hanno lasciato il luogo, dove già era in corso un notevole allagamento, alle 4,45 del mattino, per farvi ritorno solo alle 8. Nel frattempo, il marciapiede e parte della sede stradale era collassata, e la voragine aveva inghiottito venti auto. Ma ciò che davvero risulta inaccettabile, è scoprire che alla chiamata effettuata dalla Polizia Municipale al centralino di Publiacqua subito dopo il disastro, non c'è stata risposta. E solo dopo che erano passati minuti preziosi, il referente è stato rintracciato al cellulare, e ha reso noto che non sarebbe stato possibile inviare mezzi sul posto prima delle 8 del mattino".
"Di fronte a questo comportamento, presidente, ad e tecnici responsabili avrebbero dovuto rassegnare immediatamente le proprie dimissioni. E il sindaco - che nella sua ricostruzione dei fatti ha portato un attacco durissimo all'azienda -, preso atto che ciò non è avvenuto, dovrebbe sfiduciarli. Tutti. Per il futuro, invece, se davvero la rete dell'acquedotto è così usurata e fragile, effettuiamo da subito una mappatura per individuare i punti in cui intervenire. Se servono miliardi di euro, si dovranno trovare. Firenze non può sprofondare per incuria" hanno concluso Cellai, Tenerani, Razzanelli e Tani. (fdr)