Cristina Scaletti (La Firenze viva): Il Comune deve escludere il Mercato Storico dei Ciompi dall'applicazione della Direttiva Bolkestein

“Occorre un pronunciamento definitivo del Comune di Firenze sul Mercato Antiquario dei Ciompi.
L’amministrazione comunale fiorentina deve garantire nero su bianco il ritorno del Mercato
Storico Antiquario dei Ciompi nella sua sede naturale e escluderlo dall’applicazione della Direttiva
Bolkestein.”
E’ quanto chiede Cristina Scaletti (La Firenze viva) che oggi ha presentato presso gli uffici del Comune una mozione che va in questo senso.
La consigliera, ricordando il decreto legislativo n. 59/2010 applicativo della Direttiva Bolkestein che “definisce motivi imperativi di interesse generale le ragioni di pubblico interesse tra le quali anche la conservazione del patrimonio storico, artistico e gli obiettivi di politica culturale” e ricordando che lo stesso Comune di Firenze, con una delibera del 2009 ha riconosciuto al Mercato Antiquario dei Ciompi (assieme al Mercato coperto di San Lorenzo, al Mercato del Porcellino e al Mercato coperto di Sant’Ambrogio) lo status di “Mercato storico” in virtù dell’appartenenza ad un “patrimonio culturale da conoscere, tutelare e valorizzare”, chiede nella sua mozione che il Comune sia conseguente sia al decreto legislativo 59/2010 sia a quanto deliberato nel 2009 e escluda quindi il mercato Antiquario Ciompi dall’applicazione della Direttiva Bolkestein. (s.spa.)