Lotta alla ludopatia, oggi al Caffè Fiorentini è andato in scena lo "Slotmob"

I presidenti delle commissioni Pari Opportunità e Sanità Perini e Armentano­: "Contrastare il proliferare delle slot machine nella nostra città"

“Slotmob”, ovvero: cittadinanza attiva contro il gioco d’azzardo. L’iniziativa nazionale dei Giovani per un mondo unito, del Movimento dei Focolari, è arrivata a Firenze oggi pomeriggio al Caffè “Fiorentini” in Largo Brambilla (davanti all’Ospedale di Careggi).
L’appuntamento era stato presentato giovedì scorso a Palazzo Vecchio dalla presidente della commissione Pari Opportunità Serena Perini insieme ai ragazzi del Movimento e ai volontari delle associazioni coinvolte (Libera, Associazione Caponnetto, Polo Lionello, SERT, Centro La Pira, ACISIF, Toscana Impegno Comune).
L’obiettivo di slotmob è premiare i proprietari dei bar che scelgono di non mettere nella loro attività le slot machine e nemmeno altri tipi di giochi d’azzardo, per esempio i “gratta e vinci”. Al Caffè Fiorentini (uno dei bar di Firenze che aderiscono alla campagna) i volontari e i cittadini che hanno aderito all'iniziativa sono andati a prendere un aperitivo, con la possibilità di passare il tempo giocando a calcio balilla, freccette o bocce.Gli intervenuti hanno potuto ascoltare esperienze di esercenti e professionisti che lavorano nel campo delle dipendenze.

Non ci sono dati ufficiali da parte di istituzioni e ministero, ma è un fenomeno in continua ascesa quello del Gioco d’azzardo Patologico, almeno secondo le numerose ricerche redatte da associazioni di categoria e istituti di ricerca clinica. Un fenomeno che in Italia coinvolge circa novecentomila persone, ossia dall’1,5% al 3,8% della popolazione. Cifre che sono inversamente proporzionali al basso livello d’istruzione, all’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche e alla distanza tra centro e periferia.
Un fenomeno sociale che interessa giovani e anziani senza distinzione di sesso (fonte, seminario “Ludopatie e Gap nell’era di Internet”, Sapienza di Roma) e che aumentano se si prende in considerazione il gioco online.
“Nonostante le numerose iniziative dell’attuale Governo, siamo ancora di fronte ad un fattore dilagante” ha commentato il Presidente della commissione pari opportunità del Comune di Firenze, Serena Perini che ha aggiunto: "serve una costante informazione sui dati e fattori di rischio provocati dal gioco d’azzardo, oltre ad una maggiore collaborazione da parte di tutti”. In Italia purtroppo c’è una slot machine ogni 166 abitanti (dati che emergono dall’ultima indagine condotta dal centro studi ricerca e documentazioni su dipendenza e Aids, della regione Toscana). Inoltre, ha aggiunto la Perini: “Ricordo che la Toscana è stata la prima regione a dar seguito alla legge nazionale, inserendo oltre 1300 soggetti affetti da Gap (Gioco d’azzardo patologico) nei vari centri assistenziali e nei Sert regionali”.
Le diseguaglianze sociali come causa e conseguenza, sono al centro anche del commento del presidente della 4°commissione consiliare Politiche sociali della salute sanità e servizi sociali, Armentano: "C’è un dato sociale importante da tener presente, ossia che a supporto delle numerose iniziative istituzionali ci sono molti operatori sociali di volontariato, a dimostrazione del fatto che i toscani sono una popolazione responsabile e civile. Ovviamente bisogna mantenere alta la guardia e continuare a lavorare con serietà perché in periferia c’è ancora molto da fare, ma soprattutto sarà necessario che i comuni vengano integrati totalmente nella gestione della distribuzione delle licenze delle sale da gioco (sulla distanza dei cinquecento metri da rispettare), tra l’altro una normativa già esistente ma spesso scavalcata”. (fdr)