Bilancio consuntivo, Grassi: "Un bilancio sano? Certo non si è speso o si è congelato fondi non spendibili"

“Mai stato così sano il bilancio del Comune di Firenze. Così ci ha detto l'assessore Perra. E non sbaglia. Il motivo è semplice: non si è speso e ciò che si è tagliato si è trasformato in un fondo congelato di 40 milioni di euro”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene nel dibattito per l'approvazione del bilancio consuntivo. E incalza: “Certo è sempre meglio trovarsi con un tesoretto che con un debito di bilancio improvviso. Peccato che non si capisca il perché e le responsabilità di quello che possiamo solo chiamare con un nome: errore”.
Il consigliere dell'opposizione in Palazzo Vecchio aggiunge: “Si sarebbe potuto fare molto di più per la cittadinanza. E quindi la domanda che sorge è molto semplice. Questa amministrazione ha le capacità per realizzare tutto quello che annuncia e tutto ciò che è in corso d'opera? Perché quello che è successo quest'anno non vorremmo che si presentasse in modo molto più negativo nel prossimo bilancio di esercizio. Gli errori si pagano. Soprattutto quelli contabili”.
“Avremmo preferito sentire dalla maggioranza – continua Grassi – una critica nei confronti del governo Renzi e dell'amministrazione della Regione Toscana. Perché non è ammissibile dare colpa a tagli degli enti superiori, se alcune cose non si possono realizzare o rifinanziare, se poi a governare c'è sempre il Pd”. E il consigliere attacca: “Siamo stanchi di sentire le solite parole. Ci piacerebbe sapere perché non tassiamo in maniera egualitaria e progressiva? Non ci sembra un difetto. Come non sarebbe poi così spregevole assumere personale al Comune di Firenze piuttosto che esternalizzare”.
“E poi dare servizi in base alle esigenze e non in base ai budget sarebbe cosa gradita – conclude Grassi – non come sta avvenendo adesso. Verde, sociale e scuola. Tre temi a noi cari. Non abbiamo ancora compreso quali siano questi interventi così importanti. Insomma il nostro voto non può che essere negativo, così come avevamo fatto in fase di previsione". (fdr)