Trombi e Grassi (Firenze Riparte a Sinistra): "Sull'ipotesi di devolvere parte della tassa di soggiorno alla Regione o ad un fondo nazionale, il Comune di Firenze dice no a governo e maggioranza in parlamento"

"L'assessore Perra, rispondendo ad una nostra domanda d'attualità, ha spiegato che l'imposta spetta al Comune"

“Con una presa di posizione sorprendentemente autonoma, ma corroborata – a detta dell’assessore Perra – dall’ANCI tutta, il Comune di Firenze prende le distanze dalla Regione Toscana, dalla maggioranza in parlamento e soprattutto dal governo Renzi e dal ministro Franceschini. All’ipotesi che una quota della tassa di soggiorno riscossa nel nostro comune possa andare a sostenere un fondo regionale, o nazionale come teorizzato da Franceschini, per la promozione turistica del territorio, il Comune di Firenze dice di no.
La motivazione – spiegano i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra Giacomo Trombi e Tommaso Grassi – è semplicemente che la tassa di soggiorno nasce come imposta locale, e spetta dunque alle amministrazioni gestirla.
La proposta non ci aveva lasciati indifferenti: l’idea che un comune con un patrimonio artistico ineguagliabile possa dividere parte della propria ricchezza con altre realtà locali vicine, ma meno ricche, ci sembrava una forma di solidarietà interessante, con possibili ripercussioni virtuose sul territorio circostante. E in questo senso siamo disposti ad approfondirla.
Vedremo – concludono Trombi e Grassi – se in questo braccio di ferro la spunterà la giunta Nardella o il governo Renzi”. (s.spa.)