Intitolazioni a Bozzi, Segato e Borgonovo, Bieber (PD): "Un plauso alla scelta della giunta di onorare tre persone che in modi diversi hanno dato tanto a Firenze"

Sabato scorso si è svolta la cerimonia per l'intitolazione dello stadio delle “Due Strade” ad un partigiano, Gino Bozzi e di due strade adiacenti l’impianto sportivo, a due glorie della Fiorentina, Segato e Borgonovo.
“Un plauso alla scelta del Sindaco e della giunta di onorare tre persone che, in modi diversi, tanto hanno dato alla nostra città – ha commentato il consigliere PD Leonardo Bieber –. In particolare, è significativo che uno stadio sia dedicato ad una figura di rilievo della politica cittadina come Bozzi, partigiano ucciso dai nazifascisti nel giugno del '44, e una strada sia dedicata a chi, come Armando Segato, è stato il primo calciatore ad ammalarsi di SLA, dopo essere stato una delle bandiere della Fiorentina per ben 8 stagioni. Una lotta, quella contro questa terribile malattia, di cui è stato purtroppo protagonista involontario anche Stefano Borgonovo, amato campione viola che ho avuto la fortuna di conoscere, ahimè già malto, ad una cena del Viola Club Borgonovo, insieme a sua moglie Chantal, donna di grande forza e coraggio. In tanti ricordano la partita amichevole al Franchi nell'ottobre del 2008 tra Fiorentina e Milan per raccogliere fondi per la sua fondazione nella lotta contro la SLA; oppure la semifinale di Coppa Italia nel 2010 per il conferimento del Fiorino d'Oro, sempre allo stadio, da parte dell'allora Sindaco Renzi, iniziativa di cui fui promotore insieme al presidente del Viola Club Borgonovo”.
“Non posso dimenticare – ha concluso Bieber – la determinazione di Stefano Borgonovo nell'affrontare la malattia (la "stronza", come la chiamava Borgogol), quella luce e quella voglia di vivere che aveva negli occhi e che deve essere sempre esempio per tutti noi. Le parole più belle - e che sintetizzano meglio le sensazioni e le emozioni - restano forse quelle pronunciate dall'ex compagno di squadra (all'epoca della mitica B2) Roberto Baggio: 'L'impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della malattia in medicina per gli altri'”. (fdr)