Paletti in Borgo Pinti, la precisazione degli uffici della Mobilità
In merito ai paletti dissuasori della sosta collocati lungo un palazzo in Borgo Pinti, gli uffici della Mobilità precisano che i dissuasori della sosta sono stati installati da un privato a protezione dell’edifico dopo un intervento di restauro. I furgoni infatti che finora parcheggiavano con due ruote sul marciapiede danneggiavano continuamente, anche in modo rilevante, i davanzali sporgenti delle finestre al piano terra, tra l’altro tutelati dalla soprintendenza in quanto si tratta di un edificio notificato. Inoltre a contribuire ai danneggiamenti anche le manovre di retromarcia effettuate sempre dai furgoni per svoltare da Borgo Pinti in via di Mezzo e durante le operazioni di carico e scarico delle merci date la dimensioni ridotte della strada. Senza contare che gli stessi davanzali sporgenti rappresentavano un pericolo anche per i pedoni a causa delle dimensioni molto ridotte del marciapiede. Il proprietario ha quindi chiesto alla soprintendenza il permesso di collocare (a proprie spese)i dissuasori della sosta e dopo aver ricevuto l’ok ha presentato la richiesta agli uffici della mobilità che, dopo un sopralluogo, hanno dato il via libera. È stato predisposto un attraversamento pedonale immediatamente prima l’inizio del tratto di marciapiede con i paletti.Per completezza di informazione soltanto la metà del palazzo ricade in zona transitata dai veicoli (in ztl), l’altra parte è invece in zona pedonale. E che non è stato possibile collocare i paletti nella carreggiata perché la strada è troppo stretta e quindi non ci sono le dimensioni minime necessarie. (mf)