Nasce un "trust" della musica classica a Firenze, Bieber (PD): "Fatto molto positivo che apre nuovi scenari per la città"

"L'unione tra Maggio, ORT, Conservatorio Cherubini e Scuola di Fiesole sia l'avvio di un percorso verso la cittadella della musica all'interno del nuovo Teatro dell'Opera"

Questo l'intervento nel consiglio comunale di oggi del consigliere PD Leonardo Bieber


“Spesso in questa aula si parla del Maggio Musicale e delle sue problematiche. Oggi per una volta possiamo invece registrare un fatto molto positivo: la creazione di un unico cartellone per la musica classica a Firenze grazie all'iniziativa di Maggio Musicale, ORT (Orchestra della Toscana), Conservatorio Cherubini e Scuola di Musica di Fiesole. Un grazie va al nuovo presidente dell'ORT, Maurizio Frittelli, e a tutti gli attori di questa importante partita culturale. 
Il cartellone unico permetterà infatti una programmazione più organica e coordinata degli eventi per evitare inutili sovrapposizioni delle iniziative, ma è significativo anche in un'ottica di marketing e di comunicazione all'esterno dell'offerta culturale, nonché per dare nuova linfa al fund raising verso i privati.
Non solo. Questa sinergia porterà il superamento di rivalità e gelosie che a volte hanno contrapposto le realtà cittadine e avrà ricadute molto importanti anche sulle produzioni: pensiamo per esempio alla rassegna 'Play it', l'iniziativa dell'ORT di musica contemporanea, entrata ormai in crisi per la diminuzione dei fondi pubblici. Adesso, i musicisti del Maggio potranno mettersi in gioco per garantire nuove forze.
Sottolineiamo che, per quanto si tratti di tutte fondazioni private, il pubblico gioca comunque un ruolo importante: nei vari cda infatti ci sono anche rappresentanti degli enti locali e dello Stato e un domani magari potranno aderire anche altre istituzioni culturali cittadine di primo piano.
Fondamentale anche la nuova prospettiva che si apre per i giovani musicisti del Conservatorio Cherubini e della Scuola di Fiesole, sia in un'ottica di opportunità per i giovani musicisti sia per il radicamento del progetto nel tessuto culturale e sociale cittadino grazie all'apporto degli allievi e delle loro famiglie. 
Infine, l'auspicio è che questo trust sia l'inizio di un percorso più ampio che consentirà di creare una vera e propria cittadella della musica (classica ma anche leggera) all'interno del nuovo Teatro dell'opera e diventare così la casa della musica della città di Firenze”. (fdr)