Alessio Rossi (PD): "Paolo Poli, un artista unico che rimarrà per sempre nei nostri cuori"

“Una straordinaria vita e una prestigiosa carriera segnata da successi,quella di Paolo Poli. Uomo coraggioso dichiaratosi omosessuale in tempi più difficili.
Ci ha lasciato un uomo, un concittadino, un maestro di intelligenza e d’ironia.
Paolo Poli – prosegue il consigliere PD Alessio Rossi – ha dedicato al palcoscenico tutta la sua vita, un’artista che si è distinto per la sua cultura multiforme con cui ha contrastato e ironizzato i pregiudizi e gli stereotipi dell’Italietta, ma sempre con estrema e raffinata comicità e intelligenza.
Natalia Ginzburg, nel gennaio 1970, nei giorni in cui andava in scena a Roma il suo spettacolo su Carolina Invernizio scrisse di lui: “Se dovessi descrivere Paolo Poli a qualcuno che non l'avesse mai visto, direi di lui che la sua figura è quella di un giovinetto esile: ignoro la sua età, ma ho l'idea che comunque resterà sempre come un esile giovinetto; che il suo linguaggio è un puro toscano; che i suoi spettacoli sono, in genere, parodie di romanzi o di commedie dell'Ottocento, o del primo Novecento, inframmezzate da canzoni; che quando canta alza nell'aria le sue lunghe braccia snodate e le mani fini e soavi…
Lui è comico restando se stesso, conservando i suoi tratti lindi e gentili. Non c'è tuttavia nulla di lezioso o vezzoso nella sua grazia...
La sua grazia sembra rispondere a un'armonia intima, sembra sprigionarsi da un'intima e lucidissima intelligenza. Fra i suoi molteplici volti nascosti, c'è essenzialmente quello d'un soave, ben educato e diabolico genio del male...”.
Parole semplici ma perfette per descrivere un uomo che ha dato tanto a Firenze e al teatro italiano e quindi mi sembrava doveroso riconoscergli tale merito, per questo insieme ad altri consiglieri come Bieber stavamo preparando una mozione che invitasse l’amministrazione a fare questo. Appreso poi che il consigliere Grassi aveva portato avanti una mozione simile abbiamo evitato, quindi proporremo delle modifiche alla mozione,per integrarla e migliorarla,perché a mio avviso prioritario sarebbe ricordarlo attraverso un premio per giovani artisti o un luogo dedicato alle arti e cultura.
Ha dedicato la sua vita al teatro – conclude il consigliere Alessio Rossi – e come in teatro è uscito di scena, ma non uscirà da Firenze e dai nostri cuori”. (s.spa.)