Testamento biologico. Nicola Armentano (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): "Una legge che aspettiamo"
“Abbiamo approvato in Consiglio comunale una risoluzione – spiega il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – che invita ad una rapida approvazione al senato della legge sul fine vita. E' una questione di libertà e di rispetto nel tener conto delle disposizione dei malati e di far scegliere a ciascuno quale decisione più degna sia da percorrere nel momento in cui si deve scegliere tra vivere e morire.
Nessun trattamento sanitario può essere imposto senza il consenso libero e informato. La nostra Costituzione cita la salute come diritto fondamentale ed è una delle rare volte dove al diritto si accompagna la qualifica di fondamentale proprio perché la salute presuppone il diritto alla vita: primo bene della persona.
Questa legge approvata alla Camera, nel primo articolo, citandolo fa capire che questo è il faro, anche nel contesto di questa norma aggiungendo, oltre a tutelare il diritto alla vita e alla salute, l'autodeterminazione della persona. Si vuole così stabilire che nessun trattamento sanitario può essere iniziato, o proseguito, se privo del consenso libero ed informato della persona interessata e tende a valorizzare la relazione di cura e fiducia tra paziente e medico.
Ed ecco che per questo anche il mondo medico chiede si faccia chiarezza: che si indichi, con un chiaro quadro normativo, doveri e limiti a tutela sia dei medici che del bene del paziente. E una legge che vada in questa direzione è quella che è stata, a mio avviso, approvata alla Camera. Tutto ciò però non può farci dimenticare anche la dignità di coloro che soffrono e vogliono continuare a sperare. Bisogna quindi agire con cautela, quando si normano argomenti così delicati e senza frettolose chiusure, perché possa davvero essere data a chiunque la facoltà di poter scegliere sulla propria salute anche quando anticipatamente si sceglie di non avvalersi di nessun trattamento sanitario. Allo stesso tempo – conclude il presidente Nicola Armentano – dobbiamo, per i tanti che invece lottano nonostante le sofferenze, metterli nella condizione di poter avere la giusta assistenza sanitaria e così aiutarli ad affrontare i momenti che preludono alla loro fine in maniera naturale”. (s.spa.)