Sicurezza. Silvia Noferi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): "Innegabile l'escalation di reati in città, non sono efficaci gli interventi localizzati su specifiche vie o piazze, serve una visione d'insieme"

“È innegabile, anche chi voglia continuare a far finta di niente, che a Firenze – spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – negli ultimi tre anni la situazione della sicurezza sia arrivata ad un livello allarmante.
Neanche il Consigliere per la Notte, una delle più divertenti trovate di questa amministrazione, è servito a nulla, come era prevedibile.
Contrariamente alla rappresentazione di Eden fatta abitualmente dalla giunta, i residenti, i commercianti, le donne, gli studenti e i turisti, vivono e sentono una situazione di rischio costante.
Ormai siamo alla guerra fra bande e al “controllo del territorio” da parte di schiere di balordi; feriti, aggressioni, stupri, omicidi sono all’ordine del giorno.
È evidente – prosegue Noferi – che il problema viene affrontato senza analizzare le cause e in secondo luogo senza capirne le dimensioni.
È inutile, per esempio, adottare l’esilio dei delinquenti da piazza Indipendenza, il “mini daspo” come viene chiamato, perché è lampante che non può funzionare; i violenti e gli spacciatori si spostano di qualche metro e tutto ricomincia da capo.
Bisogna concentrarsi sulle fonti di reddito di queste organizzazioni: la vendita abusiva di merci contraffatte e lo spaccio di stupefacenti.
Per debellare la criminalità non basta sequestrare 400-500 borse contraffatte a dei poveracci che sono a loro volta vittime di un’organizzazione criminale, bisogna fare delle indagini.
Seguirli, capire chi fornisce loro la merce e la droga e colpire il fenomeno dal suo inizio; una volta debellato il sottobosco economico illegale si potrà più facilmente agire sulla repressione delle violenze.
Il tavolo di concertazione con le forze dell'ordine a cosa serve?
Molti degli arrestati, si è letto negli ultimi articoli, erano persone che avevano già commesso reati, molti stranieri, regolari e irregolari, alcuni con in tasca già un foglio di allontanamento dalla città.
Ci domandiamo – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – se può bastare una “letterina di non gradimento” a gente che vive di espedienti per andarsene.
Per andare dove poi? Qualcuno se l’è chiesto?”. (s.spa.)