Publiacqua. Fabrizio Ricci (Presidente Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità) replica alla consigliera Amato sul rapporto Ait"

“In risposta al comunicato della consigliera Miriam Amato diffuso in concomitanza all'assemblea dei Cobas di Publiacqua, sentita la società – prosegue il presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci – si trasmette, di seguito, il comunicato emesso dalla stessa società”. (s.spa.)

“Dispiace che una relazione importante per il settore idrico e dei servizi pubblici come quella del Direttore Generale dell’AIT ed i dati in essa contenuti siano letti solo parzialmente.
I numeri della relazione infatti tracciano il quadro di un sistema idrico regionale tra i più efficienti a livello nazionale. I gestori toscani riscuotono il gradimento dell’86% dei propri utenti e questo dato, rilevato da una ricerca della stessa Autorità e non dei gestori stessi, per Publiacqua sale addirittura a quasi il 90%.
La Toscana inoltre si conferma come una delle regioni dove gli investimenti pro-capite sono i più alti d’Italia. Se il dato medio nazionale è infatti di 27 euro per abitante, quello dei gestori toscani nel loro complesso è di 57 euro per abitante con Publiacqua che è perfettamente in linea con questa tendenza visto che investe 56 euro per abitante.
Non solo, nel quadriennio 2016-2019 i gestori toscani investiranno quasi 1 miliardo di euro per migliorare e ammodernare le infrastrutture del sistemo idrico integrato e Publiacqua, dal canto suo, nello stesso periodo ha in previsione di investire 350 milioni di euro.
Di fronte a queste cifre il 9% di scostamento sugli investimenti 2016 dichiarato anche nella relazione non è significativo in quanto lo scostamento si giustifica con investimenti che non sono stati effettuati per ragioni esterne alla volontà aziendale, come ad esempio iter autorizzativi non andati a buon fine o che hanno ritardato la realizzazione di certe opere. Investimenti che Publiacqua ha in programma di recuperare entro la fine della concessione.
Per quanto riguarda le perdite, il loro calcolo non può essere banalmente fatto sottraendo il fatturato al prelevato dall’ambiente. Tale calcolo è molto più complesso, viene regolato in base a parametri fissati dalle normative nazionali di settore e nel prelievo prevede anche voci comprese nei consumi per cosi dire gestionali (autoconsumi, lavaggio filtri ecc.) che certo non possono essere parificate alle perdite stradali o occulte.
Per quanto riguarda l’obsolescenza delle reti siamo invece perfettamente d’accordo con la Consigliera a cui facciamo notare come la relazione riporti in maniera abbastanza chiara come in Toscana il 45% degli investimenti previsti nel periodo 2016-2019 siano destinati proprio alla sostituzione delle reti e come la stessa relazione riporti chiaramente come tali perdite siano in diminuzione proprio grazie a quanto investito dai gestori. Facciamo altresì notare come una sostituzione radicale delle condotte acquedottistiche richiederebbe investimenti per circa 80 euro ad abitante.
Proprio per il contenimento e la riduzione delle perdite, Publiacqua sul fronte perdite è uno dei due gestori nazionali ad avere avviato la sperimentazione sulla ricerca satellitare delle stesse, con ottimi risultati iniziali. Sempre Publiacqua, poi, e sempre sul fronte delle perdite e dell’ottimizzazione della gestione dei sistemi acquedottistici ha in questi anni dato grande impulso ad un progetto come quello della distrettualizzazione che, ad esempio, sulla città di Prato ha consentito già un risparmio di circa il 20% sul totale di acqua immessa in rete. Progetto attualmente in corso anche sulla città di Firenze. Altro investimento importante su questo fronte è quello relativo al Telecontrollo che consente all’azienda un monitoraggio in continuo di impianti e reti finalizzato proprio a rendere sempre più tempestivi gli interventi in caso di emergenza/guasti.
Ci fa inoltre piacere che la Consigliera ponga attenzione su un tema importante e che sta a cuore anche a noi come la siccità. L’azienda fa notare proprio su questo fronte, in questa estate disastrosa dal punto di vista delle piogge, il territorio di Publiacqua è stato quasi del tutto indenne da disservizi e questo grazie all’impegno dei lavoratori dell’azienda e dagli investimenti fatti in questi anni su grandi opere infrastrutturali e su manutenzioni a reti ed impianti.
Infine, per quanto attiene al tema occupazionale, ci sembra che la Consigliera faccia notevole confusione in quanto Publiacqua non ha 18 ma 4 dirigenti (su circa 600 dipendenti) e che per quanto riguarda la retribuzione l’azienda applica il contratto nazionale di settore. Da gennaio 2018 ha in previsione un piano di assunzioni finalizzato al reperimento di tecnici e operai”.