Lavori tramvia, Forza Italia: "I ritardi sono certificati, ora si pensi a fare tutto se non presto, almeno bene"

Cellai: "Molti gli elementi da valutare, compresi cordoli 'blocca-traffico', la sistemazione di marciapiedi e posti auto e l'integrazione del tram coi bus Ataf"

Questo l'intervento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai nel dibattito di oggi in Consiglio comunale a seguito della comunicazione dell'assessore Stefano Giorgetti sui lavori in corso per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia


"I ritardi delle linee 2 e 3 della tramvia fiorentina, dopo i romantici annunci del sindaco Nardella, sono certificati. Per San Valentino, il 14 febbraio 2018, non solo non saranno in funzione i tram, ma neppure saranno finiti i lavori. Adesso si parla di fine febbraio per chiudere i cantieri e di maggio (se va bene) per far cominciare il servizio. Ne prendiamo atto, e andiamo oltre: se non si potrà fare presto, noi siamo qui per verificare che almeno si faccia il meglio possibile. Fermo restando che come Forza Italia manteniamo la nostra posizione critica sul progetto, sui tragitti scelti e sui costi sostenuti. Ma ormai il dado è tratto, e allora ci chiediamo: oltre a binari, viadotti, sottopassi e fermate, quali potranno essere i problemi da risolvere? Basta girare per i cantieri oggi per individuarne di sempre nuovi: i pali di elettrificazione che combinati con quelli della luce in via di Novoli creano un percorso da slalom per carrozzine e pedoni, ma non solo. Ci preoccupa anche la dimensione dei cordoli scelti per separare la carreggiata di vari tratti di strada, compresa via dello Statuto, dalla sede del tram; eccessiva a nostro parere. Ci chiediamo cosa succederebbe se un'auto rimanesse ferma per un guasto, o se ci fosse un incendio nel sottopasso della Ferrovia. E vorremmo avere delle risposte tecniche convincenti.
E ancora: lungo i tracciati, dimensioni dei marciapiedi e posti auto scomparsi ci portano a chiederci se, nel suo complesso, la messa in esercizio dei tram non coinciderà, per caso, anche con la creazione di nuovi e spinosi problemi per gli abitanti di queste zone della città, che a sentire i consiglieri Pd dovrebbero tutti saltare di gioia per il solo fatto di avere il tram che passa sotto casa.
Infine, il dato tecnico principale riguardo alla gestione del trasporto pubblico locale: le due linee saranno davvero funzionali? Quanto traffico privato elimineranno? E come si connetterà il tram con le linee di bus Ataf, che dovranno non solo servire le tante zone rimaste escluse dai binari, ma anche collegare le zone vicine (pensiamo ad esempio per la linea 2 a Peretola, Brozzi e Le Piagge) al tracciato tramviario?
Non una e non due, ma molte come si vede le sfide che ancora aspettano l'amministrazione comunale sulla via della risoluzione dei problemi della mobilità a Firenze". (fdr)