Tramvia, Amato (AL): "Incubo per i ritardi, per la Stazione, per i pini e anche per quando sarà in esercizio?"

"Invito a piantumare, presto, tutte le alberature previste per compensare tutte quelle abbattute in questi anni di cantiere"

Questo l'intervento della consigliera di Alternativa Libera, Miriam Amato

“La Tramvia genera incubi, sui giornali come a Palazzo Vecchio e pure nei fiorentini.
Incubo ritardi, perché il 28 febbraio 2018, la data ipotizzata di fine lavori, è ormai vicino e chissà se verrà rispettato, anzi il sindaco Nardella aveva in passato parlato di San Valentino, il 14 febbraio, come data con entrambe le tramvie a regime, adesso invece di parla di maggio-giugno.
Incubo e calvario Stazione, perché sono mesi che il traffico nella centralissima stazione si blocca per i cantieri e oggi si parla di una “ovonda” contro il caos da shopping natalizio, ma l'ovonda ci riporta tristemente alla memoria quella di 15 anni fa alla Fortezza da Basso, e un'ovonda non sarebbe di buon augurio, specie a Natale.
Incubo per i pini della Stazione, abbattuti tutti e 20 perché dovevano essere malati e a rischio crollo, così diceva anche il sindaco, ma poi si è visto che davano fastidio al cantiere della tramvia, tanto che adesso dove c'erano i pini scorrazzano ruspe e camion. Incubo anche per gli alberi del giardino del Palazzo dei Congressi, dove sono tagliati 21 alberi e 34 arbusti per allargare l'angolo di via Valfonda.
Anche la stessa tramvia sarà un incubo anche quando sarà in esercizio? Ci sono alcuni aspetti di cui si parla poco.
Il bivio Diacceto/Alamanni vedrà la linea 2, proveniente dall'aeroporto, che usa gli stessi due binari della linea 1, proveniente da Scandicci, e quindi nel tratto successivo, con i binari comuni, i due tram dovrebbero subire reciproche interferenze, con la riduzione delle frequenze complessive.
Nel nodo della Stazione, con i capolinea delle tre linee e i binari di attraversamento, rischia di essere fortemente condizionato il passaggio dei taxi e delle automobili verso il parcheggio sotterraneo.
Il deposito delle tramvie rimarrebbe unico, a Scandicci, e quindi si dovrebbe temere una processione dei tram a inizio e fine servizio, tutti i giorni.
E ora sembra comparire l'incubo cedimenti di strada e di tubi di Publiacqua, visto che alcune ore fa si è aperta una buca in via Valfonda, nei pressi della palazzina presidenziale.
Infine un invito a piantumare, presto, tutte le alberature previste per “compensare” tutte quelle abbattute in questi anni di cantiere, perché a Firenze c'è sempre più bisogno di verde.
Ho presentato un ordine del giorno per chiedere per le prossime linee di valutare soluzioni meno impattanti e più economiche come il blu Tram, capace di raggiungere tutti i punti della città e che non richiede binari e linee aeree”. (s.spa.)