Grassi, Trombi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra) "Foster, i lavori proseguono seguendo il progetto originale, un'opera degna figlia della prima repubblica"

"Sopralluogo al cantiere TAV: siamo fermi agli anni novanta. In tutti i sensi"

Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi

 

"Oggi nel corso del sopralluogo al cantiere della stazione Foster, una seduta secretata congiunta delle commissioni terza e sesta, abbiamo appreso alcuni importanti elementi riguardo all’opera mastodontica che si sta portando avanti nella città di Firenze.
A dispetto delle mille proposte, una più campata in aria dell’altra, che si sono succedute negli ultimi anni per rivedere quest'obbrobrio, i lavori proseguono, lentamente ed inesorabilmente, seguendo esattamente il progetto originale, come se il mondo fosse ancora fermo agli anni novanta. In Via Circondaria i lavori sono a -10 metri (contro -25 di scavo totale), le cartine e i progetti riportano ancora destinazioni commerciali che pensavamo fossero ormai abbandonate definitivamente: qual è la strategia di RFI? Un progetto nato male e sviluppato peggio. Ribadiamo la nostra convinzione che sia un progetto pericoloso, inutile, dannoso e costosissimo.
La fresa a Campo di Marte è sempre ferma, e partirà due mesi dopo dall’autorizzazione per lo smaltimento delle terre di scavo, che RFI si aspetta entro fine dicembre, auspicando dunque di poter cominciare a scavare sotto la città a febbraio/marzo 2018 e di finire lo stesso scavo dopo 3 anni. L’unica cosa che è cambiata è la nazionalità della fresa: ora abbiamo una fresa tedesca.
Dell’hub coi bus, estratto dal cilindro come la soluzione migliore, nemmeno l’ombra: l’ultima riunione in cui se n’è parlato risale a fine aprile 2017. Parola di RFI che ci ha fatto sapere che non solo il progetto è sempre lo stesso, ma nel caso in cui si voglia fare l’hub, ha chiesto espressamente che i lavori non interferiscano con quanto fatto sinora: dunque sembrerebbe lecito aspettarsi una meravigliosa tettoia posticcia accanto all’enorme vela di Foster, se vogliamo avere l’intermodalità coperta. Davvero una bella ciliegina su quest’enorme sperpero di denaro pubblico.
Abbiamo visto con i nostri occhi l’enorme scatolare, scavato per soli 10 metri (contro i 25 necessari per costruire la stazione interrata), ma da solo costato quanto l’intera opera: basterebbe solo questo a dire basta, a giustificare lo stop a dei lavori così vergognosamente costosi e lenti. E invece si prosegue, con l’entusiasmo dell’amministrazione, che si commuove - di gioia - a vedere la pochezza di quanto è stato fatto sino ad oggi coi soldi pubblici". (fdr)