Mercati, Torselli (FDI): "Il piano di riordino delle aree mercatali è mal congegnato, approssimativo e fortemente penalizzante per gli ambulanti"
“Dopo aver atteso per oltre un anno il tanto decantato piano di riorganizzazione delle aree mercatali, sinceramente speravamo di vedere qualcosa di meno improvvisato e, soprattutto, di più funzionale per gli operatori del commercio ambulante. In realtà, il progetto presentato dall’assessore Del Re, questa mattina in commissione Sviluppo Economico, è pieno zeppo di situazioni peggiorative per le condizioni di lavoro degli ambulanti ed i nuovi mercati introdotti, ancor prima di nascere, appaiono già male organizzati o, peggio ancora, drammaticamente inutili, sia per gli ambulanti che per i cittadini”. Questo il commento di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale.
“Prendiamo il nuovo mercato al Piazzale Michelangelo, - spiega Torselli - sistemato sul lato destro della piazza (lato campeggio), ossia dalla parte opposta rispetto a dove gli autobus si fermano per far scendere i turisti che, ricordiamo, possono sostare al piazzale per massimo 10 minuti. Che senso ha, quindi, un mercato turistico dove nessun turista avrà mai il tempo di arrivare?”
“Ma la confusione- prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia - non si limita al Piazzale: i portici di via Pellicceria e di via de’ Brunelleschi diverranno sede di una nuova area mercatale. Peccato che qui si svolga il settimanale mercato dei fiori: i due mercati potranno convivere? Oppure il mercato dei fiori sarà trasferito altrove? I due mercati potrebbero convivere (ed il mercato sarebbe anche più bello e più visibile ai turisti), se solo fossero adibiti ad area mercatale tutti i portici, compreso il tratto che affaccia su Piazza della Repubblica. Ma qui, evidentemente, la visibilità che l’amministrazione comunale vuole garantire è quella delle multinazionali che Renzi e Nardella hanno fortemente voluto nel centro di Firenze”.
“Poche idee e confuse - aggiunge Torselli - anche su quello che sarà il futuro dei banchi. Palazzo Vecchio pensa a nuovi banchi ed a nuove misure (2,50x1,50 m), ma non pensa, né a permettere lorodi aprirsi alla vendita anche sui lati, aumentando la distanza tra un banco e l’altro, né tantomeno a prevedere sgravi fiscali o fondi appositi per sostenere chi dovrà accollarsi pesanti investimenti per ristrutturare la propria attività”.
“Sulle periferie - conclude Torselli - e sui mercati rionali stendiamo un velo pietoso: i quartieri hanno proposto nuove aree mercatali, molte delle quali si trovano a pochi passi da dove un mercato esiste già. Spesso proprio da quei mercati che da anni chiedono di essere riqualificati. Invece di giocare a mettere inutili bandierine sulla cartina, sarebbe meglio se prima si pensasse a rendere più dignitosi e serviti i mercati rionali che già esistono in città. Poi potremmo anche pensare ai nuovi...”. (fdr)