Crollo statua in Piazza Signoria, Grassi: "Poteva finire male, chiederò un chiarimento lunedì in Consiglio"
“Crolla la statua di Fisher in piazza Signoria e Moretti, che ce l'ha portata con la sua galleria d'arte, ci spiega che 'doveva liquefarsi, non distruggersi". L'artista non dovrebbe arrabbiarsi, perché sono assicurati. Che è tutta colpa della cattiveria che si è abbattuta sull'opera e per fortuna non sulla sua persona. Il tutto ha un sapore davvero grottesco”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta la vicenda. E aggiunge: “Per il Consiglio di lunedì abbiamo depositato una interrogazione urgente in cui chiediamo di fare chiarezza e di non accettare che si chiudano gli occhi di fronte a quello che poteva arrecare danni alle persone in piazza”.
E attacca: “Poteva finire male, ma non gliene frega niente. Firenze per loro è solo una cosa da usare. Tutto gli sembra dovuto: non chiariscono i loro interessi, danno due soldi per organizzare una mostra in una piazza unica che accrescerà a dismisura le opere esposte e persino chiedono all'artista di ritrarli nelle sembianze di una statua”.
“Non esiste nessun limite per qualcuno. In questi casi esce fuori la vera natura delle persone: neppure una parola di dispiacere - conclude Grassi - o un tentativo di scuse per quanto accaduto ieri. Chiederò tra pochi minuti che venga fatta chiarezza: chi ha sbagliato non lavori più col Comune. Punto. Non possiamo accettare che non ci sia un responsabile”. (fdr)