Altre forme di vita', a Rifredi tre giorni per immaginare nuovi modi di fare le cose
Tre giorni di proposte e attività rivolte a chi ama sperimentare e immaginare nuovi modi di fare le cose, a ogni età. Tre giorni di seminari e workshop dedicati ai temi dell’innovazione sociale, con laboratori per bambini e ragazzi che vogliono immergersi nel mondo delle tecnologie digitali, oltre a circo, sport e divertimento all'aria aperta, con street food, mercatino e musica. Il tutto a ingresso libero e gratuito.
Da venerdì 6 a domenica 8 ottobre va in scena ‘Altre forme di vita’, iniziativa ideata da LAMA per il suo decimo anniversario di attività, e realizzata in collaborazione con Impact Hub Firenze, BUH! Circolo Culturale Urbano e La Scena Muta, con il sostegno del gruppo CFT, promossa dal Comune di Firenze e inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina. A ospitarla saranno gli spazi del coworking Impact Hub Firenze, in via Panciatichi 16, vicino alla stazione ferroviaria di Rifredi. Perché se sono state proprio le periferie le protagoniste di questa edizione dell’Estate Fiorentina, ‘Altre forme di vita’ vuol essere anche questo: un invito a tutti i cittadini e agli abitanti del quartiere a venire a conoscere uno spazio normalmente chiuso al pubblico, dove ogni giorno lavorano centinaia di persone interessate ai temi dell’innovazione e dell’impatto sociale e che punta ad essere, grazie alla sua community, un luogo propulsivo per il territorio e un esempio concreto di rigenerazione urbana.
“In questa edizione dell’Estate fiorentina prolungata, dell’Estate che dura sei mesi ormai per la terza edizione, abbiamo deciso di lavorare bene e a fondo su alcuni temi che riguardano il mese di ottobre - dice il curatore dell’Estate Fiorentina Tommaso Sacchi - e la proposta della cooperativa Lama e di Impact Hub ha contribuito a dare forma a un pezzo di questa narrazione, che vogliamo concluda nel migliore dei modi la nostra rassegna estiva”. “Il tema dell’innovazione sociale è di grande valore nella contemporaneità e ha bisogno ogni tanto di una decodifica - continua Sacchi -, ha bisogno che qualcuno ci si accosti e ci dia prospettive e punti di vista che possano aiutare una città come Firenze che si candida continuamente ad ospitare e a facilitare innovazione sociale, soprattutto nei settori della nuova imprenditoria, dell’imprenditoria culturale e della filiera anche economica dei nuovi modi di fare impresa”. “Ovviamente questa decodifica richiede delle figure professionali che raccontino come possono essere accompagnati anche nuove forme e nuovi stili di vita e di lavoro - conclude Tommaso Sacchi -. Questo avviene in un luogo particolare come la realtà di Impact Hub che rappresenta uno dei cardini, seppur di iniziativa privata, di una costellazione di luoghi che parlano al futuro e lo fanno attraverso gli sguardi sulla culturali, sui temi sociali, dell’imprenditoria, delle nuove tecnologia, del co-working e della coabitazione”.
Una grande festa, insomma, alla quale tutti sono invitati a partecipare, organizzata per festeggiare i dieci anni di LAMA, cooperativa che offre servizi di consulenza per l’innovazione e la gestione del cambiamento e che con questa iniziativa ha deciso di fare qualcosa per Firenze e per il quartiere in cui ha sede, condividendo i temi e le lezioni apprese i questi anni.
LAMA è nata nel dicembre del 2006 dall’idea di tre giovani economisti dello sviluppo: oggi conta 12 soci e 5 collaboratori, tutti under 40, una presenza a livello nazionale ed europeo, un gruppo composto anche da 3 società partecipate fra cui Impact Hub Firenze – coworking per l’innovazione sociale, L3 – servizi di internazionalizzazione verso la Cina, Namaqua – comunicazione, sviluppo app e innovazione digitale.
LAMA ha aperto Impact Hub Firenze nel 2014 con l’obiettivo non solo di creare un coworking, ma anche di facilitare le connessioni e le collaborazioni tra le persone. “I professionisti che prendono in affitto scrivanie e uffici a Impact Hub – afferma Andrea Rapisardi, presidente di LAMA – trovano non solo spazi, ma anche tante occasioni di scambio e conoscenza, perché è dall’ibridazione delle competenze che possono nascere apprendimento e innovazione”.
Circa 1000mq di superficie, oltre 200 membri iscritti, uno spazio conferenze, sale riunioni, collegamento diretto con la rete mondiale Impact Hub (network di oltre 100 spazi nel mondo) e, dallo scorso febbraio, anche un circolo culturale associato ARCI (circolo culturale urbano BUH!) che si occupa di intrattenimento serale con musica e appuntamenti culturali. Impact Hub Firenze non è solo uno spazio di lavoro condiviso, ma anche una piattaforma di relazioni e di innovazione sociale, un luogo di vita e socialità.
“Questo posto – continua Rapisardi – incarna i valori cooperativi che stanno alla base di LAMA e che in questi anni ci hanno sempre guidato nelle scelte strategiche e di investimento”. Tutto questo, in una Rifredi che nei secoli ha cambiato più volte pelle, da zona di campagna a rione operaio e residenziale, per svilupparsi poi insieme all'ospedale di Careggi e al Meyer, fino a diventare, con il polo universitario, un quartiere sempre più popolato da giovani ma ancora poco collegato al resto della città. “Ora è un posto vivace a livello culturale – spiega Rapisardi – che sta affrontando l'impatto dei cantieri, ma che con tramvia, bike e car sharing da domani potrà essere sempre più centrale. Da qui questo evento, per contribuire e provare a costruire una Firenze contemporanea che si unisca alla Firenze del centro storico”.
Il risultato è un programma ricco e variegato, in cui occasioni di confronto e riflessione si affiancano e si alternano a momenti di svago. Così, venerdì 6 ottobre alle 15 ci sarà il workshop “Altre forme di cooperazione” organizzato in collaborazione con Legacoop Toscana e con il progetto europeo OpenMaker – Horizon 2020, in cui si parlerà di modelli cooperativi e di come questi possano essere nuovamente protagonisti per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Sabato alle 9.30, in un seminario organizzato in collaborazione con la Cgil, si parlerà di “Finanza per lo sviluppo”, affrontando i temi della diseguaglianza economica e sociale e del ruolo centrale (anche a livello culturale) del fare impresa.
Nel pomeriggio di sabato (ore 15) si aprirà poi una finestra sul futuro con un incontro dedicato alla salute 4.0, ovvero a quelle tecnologie e dispositivi che sempre di più, in futuro, permetteranno al cittadino e al singolo di conoscere e monitorare il proprio stato di salute, con ripercussioni importanti sulla gestione del sistema sanitario. Il seminario si intitola “Altre forme di welfare” ed è organizzato in collaborazione con GreenApes, il social network dedicato alle azioni sostenibili.
Venerdì, sabato e domenica ci sarà anche il mercato “Creative Factory”, promosso dall’associazione Heyart e dedicato alle autoproduzioni di 21 giovani artigiani che esporranno accessori uomo/donna, home decor, design for kids, bijoux in un’area animata anche dalle attività di circo di strada, giochi e sport per ragazzi.
Nel corso della tre giorni, poi, tanti appuntamenti in programma anche per giovani e giovanissimi: tra questi, un incontro tra designer ed educatori per andare “oltre la disoccupazione” e ridisegnare le modalità di riconoscimento delle cosiddette “soft skills”, ma anche una “palestra” di programmazione informatica per bambini organizzata dall’associazione Coder Dojo (la domenica pomeriggio) e l'open day FabLab, l’officina digitale che sabato e domenica aprirà le sue porte per far conoscere a tutti stampanti 3d, laser cut e macchine a controllo numerico.
E non mancherà nemmeno lo spazio per l'intrattenimento, con le serate di venerdì e sabato che saranno a tutto divertimento, con i musicisti de La Scena Muta.
Ogni giorno la faranno da protagonista anche le bancarelle di street food che trasformeranno lo spazio di Impact Hub in una vera e propria piazza, aperta a tutti.
Tutte le informazioni e il programma completo sul sito www.altreformedivita.it.