Art.1-MDP, PD, Firenze riparte a sinistra, La Firenze Viva e Alternativa Libera sottoscrivono l'appello di ANPI e ANED sul reato di apologia del fascismo
Queste le dichiarazioni di consigliere e consiglieri dei gruppi MDP-Articolo 1, Partito Democratico, Firenze riparte a sinistra, La Firenze Viva e Alternativa Libera
“Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato con il voto della maggioranza delle forze democratiche ivi rappresentate, la risoluzione dei consiglieri del gruppo Art. 1 – MdP, Alessio Rossi e Stefania Collesei, che chiede una rapida approvazione della proposta di legge sul reato di propaganda fascista, in discussione al Senato, che prevede un inasprimento e un’attualizzazione delle sanzioni.
Pare che oggi, a tanti decenni dal ventennio fascista, alcuni pensino che sia fuori luogo e fuori tempo portare all’attenzione dell’opinione pubblica temi come questi legati ad un passato della storia del paese oscuro e terribile, ma ritenuto ormai sepolto.
In realtà, da un’analisi effettuata dall’Anpi, ogni mese nascono dalle 30 alle 40 pagine facebook connesse al fascismo e ai suoi ideali.
Le forze democratiche di questo paese, hanno il dovere di controllare ed arginare con ogni mezzo possibile, un fenomeno che, dapprima sommerso, è via via con sempre maggiore fierezza, venuto alla luce ed è culminato in episodi eclatanti.
Firenze, città Medaglia d’Oro della Resistenza, sempre in prima fila nelle rivendicazioni delle libertà e dei diritti dell’uomo, e che recentemente ha detto “NO” alla vendita di gadget e souvenir inneggianti al fascismo e al nazismo, nel Regolamento per la tutela e il decoro del Cento Storico, ribadisce con questo atto un grido antifascista.
E’ bene pertanto che la politica ricordi cosa è stato quel ventennio, e che se oggi tutti possono godere delle condizioni di vita e di libertà lo devono ai milioni di morti e a tutti coloro che hanno combattuto per darci quest’esistenza migliore.
Ben venga, dunque, una legge che adegui ai tempi attuali quelle già esistenti sul reato di propaganda; i mezzi di comunicazione non hanno limiti e una cattiva e scellerata idea impiega secondi per arrivare nelle case e nelle teste delle persone, la democrazia ha il dovere, per mantenersi sana, di intervenire per stroncare qualsiasi forma di nostalgia dell’orrore”. (fdr)
Segue il testo della risoluzione approvata ieri in Consiglio comunale
Tipo Atto: Risoluzione
Oggetto: per il reato di apologia del fascismo
Proponenti: Alessio Rossi - Stefania Collesei – Francesca Paolieri – Francesca Nannelli – Cosimo Guccione – Marco Colangelo - Nicola Armentano – Niccolò Falomi – Benedetta Albanese – Cecilia Pezza – Leonardo Bieber – Giacomo Trombi – Tommaso Grassi – Donella Verdi
IL CONSIGLIO COMUNALE
- Premesso che la legislazione italiana prevede con L.n. 645/1952 il reato di apologia del fascismo, e il divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista;
- Preso atto della proposta di legge n. 3243 relativa all’introduzione dell’art. 293 bis del Codice penale che mira a punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco”;
- Considerato che la nostra Costituzione, nonché la prima fonte di diritto del nostro ordinamento sulla quale poggia la nostra Repubblica democratica, è nata dall’impegno e dal lavoro dell’Assemblea Costituente rappresentata dai tanti intellettuali che avevano combattuto la dittatura nazifascista;
- Ricordato che la città di Firenze è Medaglia d’Oro al valor Militare e alla Resistenza;
- Rilevato che da un’analisi effettuata dalla testata editoriale di ANPI, Patria Indipendente, ogni mese nascono dalle 30 alle 40 pagine facebook connesse al fascismo ai suoi ideali e ai suoi simboli;
- Considerato che ad oggi sono valutate in 3750 le pagine sui siti internet legate al fascismo e alla sua esaltazione;
- Preso atto come ad oggi siano 2 miliardi i fruitori di facebook e che questo social non prevede forme di impedimenti o limiti alla divulgazione di siti apologetici o di vendita di gadget e abbigliamento di stampo fascista;
- Considerato che il Consiglio comunale si è recentemente dotato del Regolamento per la Tutela e il decoro del patrimonio culturale del Centro storico ed ha approvato con il comma 6 dell’art. 3 il seguente emendamento “E’ vietata l’esposizione e la vendita di gadget,souvenir, abbigliamento e simili che inneggiano al ventennio fascista e al nazismo”;
- Ritenuto pertanto necessario intervenire puntualmente sul dilagare del fenomeno sui social network modernizzando la precedente Legge Scelba e successive integrazioni della Legge Mancino1993;
- Facendo proprie le parole del deputato socialista Giacomo Matteotti per cui “il fascismo non è un’opinione è un crimine”
INVITA IL PARLAMENTO
- Ad un sollecito esame e conseguente approvazione della proposta di legge n 3243
IMPEGNA LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
- A trasmettere il presente atto ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, ai Capigruppo parlamentari di Camera e Senato.