Silvia Noferi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): "Qual è il senso di una riorganizzazione della macchina comunale di così ampia portata a nemmeno due anni da fine mandato?"
“Il Sindaco di Firenze è troppo impegnato a tenere lezioni all’Università del Marocco (e nessuno si chieda il nesso perché non c’è) per poter relazionare nel Consiglio comunale della sua città sulle varie tematiche che i tenaci consiglieri di opposizione continuano a chiedere, ogni giovedì, in conferenza capigruppo: lavori tranvia, abbattimenti alberi, viaggi all’estero, trasporto pubblico e riorganizzazione della macchina comunale, oltre a molti altri.
Evidentemente – prosegue la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – sarebbe troppo imbarazzante esporsi ad un democratico confronto sulla devastazione della città per i cantieri della tramvia e le conseguenze che hanno sulla mobilità.
Solo per fare un esempio, in una piazza Stazione desolata, priva ormai anche dei pini, il diritto di precedenza fra le voragini transennate, ce l’hanno i cingolati.
Quando questi mezzi si spostano da una buca all’altra, alla spaventosa velocità di 2 km l’ora che gli è propria, emettendo uno stridio assordante, tutti: autobus, biciclette e perfino pedoni, rimangono fermi ad aspettare, con molta pazienza e rassegnazione.
In effetti, mai avremmo immaginato che i fiorentini avrebbero dimostrato tanto sangue freddo; dai 1000 giorni che dovevano aspettare per vedere le linee 2 e 3 finite, siamo già a 1079, e ancora non si riesce a sapere quando le buche saranno ricoperte e la città ricomincerà ad avere un aspetto normale.
In concomitanza di questa buriana è partita un’altra grande rivoluzione all’interno dell’amministrazione comunale.
Il Sindaco a nemmeno due anni dalla scadenza del mandato, ha pensato bene di fare una rivoluzione: ridurre le Aree di Coordinamento da tre a due, spostare direttori, uffici, competenze. Per capire chi deve fare cosa, serviranno mesi anche ai diretti interessati, figuriamoci ai cittadini. Tutto questo perché? Qual è lo scopo o l’intenzione sottesa a questa riorganizzazione?
Avremmo voluto saperlo anche noi consiglieri di opposizione, avremmo voluto scoprirne le ragioni dal confronto diretto con il Sindaco, invece, come al solito, siamo costretti a fare supposizioni e ipotesi.
Rimane il dubbio che il funzionamento della “macchina comunale” prima che sia di nuovo a regime rischi di contribuire al maxi ingorgo causato dalla “partenza delle tramvie”.
Nessuno ci ha spiegato perché non è stata fatta una prudente e graduale rotazione fra dirigenti e direttori, anziché un tale stravolgimento.
Forse dovremmo intrufolarci in qualche classe di studenti durante una lectio magistralis per scoprirlo? O forse soltanto pazientare fino alla pubblicazione della prossima intervista?
Ormai – conclude Silvia Noferi – la vita politica, si sa, si svolge sui giornali o su twitter, basta non dover rispondere a scomode ed imbarazzanti domande”. (s.spa.)