A Didacta giornata dedicata al valore educativo dell'alimentazione
Sono solo 13 i bambini iscritti alle mense scolastiche del Comune (il più grande ristorante della Toscana, in grado di garantire ogni giorno circa 23mila pasti) che mangiano il panino portato da casa. Dieci sono riscritti alla scuola primaria, due alla alla scuola secondaria di primo grado e uno alla scuola dell’infanzia. Lo ha detto la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi intervendo, questa mattina alla Fortezza Basso, all’iniziativa di Didacta dedicata alla sana alimentazione e al ruolo della scuola nella costruzione di una cultura del cibo. L’iniziativa era promossa e organizzata da ANCI (l'Associazione Nazionale Comuni Italiani) in collaborazione con Camst, CIR food ed Elior Ristorazione, player di servizi di ristorazione.
«L’Italia, sulle mense scolastiche, ha due velocità – ha sottolineato la vicesindaca – una ambirebbe ad avere il refettorio, l’altra ha la fortuna di averlo eppure qualcuno sceglie il fai da te».
La giornata di iniziative dedicate alla centralità educativa della scuola anche in ambito alimentare nasce dalla profonda consapevolezza di come questa sia il luogo in cui, più che in ogni altro, si formano e sviluppano opinioni, conoscenze e abitudini che determineranno in gran parte il ruolo dell’individuo adulto nella società. Ed è per questo che più di qualsiasi altra istituzione può aiutare a vivere in modo più sano e contribuire a far acquisire le conoscenze necessarie a evitare comportamenti a rischio, come il seguire un’alimentazione poco salutare. La giornata è cominciata con la tavola rotonda dal titolo ‘Il valore educativo della ristorazione’, tema intorno al quale si sono confrontati, oltre alla vicesindaca Giachi, che è anche presidente della commissione istruzione di Anci; Rosa De Pasquale, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur; Carlo Scarsciotti, presidente Oricon (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione); Giuseppe Morino, pediatra dietologo ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma; Beatrice Barbieri, insegnante Progetto “FavolUga”; Giovanni Faedi, rappresentante del tavolo tenico di Anci per ladefinizione e l’aggiornamento linee di indirizzo per la ristorazione. L’incontro era coordinato da Luisanna Messeri, protagonista de ‘La Prova del Cuoco’ su RAI 1.
«A Firenze – ha proseguito la vicesindaca Giachi – abbiamo fatto un grande passo in avanti nella linea di prevenzione delle malattie metaboliche: non solo non mangiamo quello che fa male ma serviamo nelle nostre mense solo ciò che fa bene. Una risultato reso possbile seguendo i dettami della ricerca nutrizionistica più aggiornati e consultandoci con gli esperti».
«Abbiano realizzato un menù molto mediterraneo e vario – ha ricordato – con molti cereali integrali, con una forte diminuzione delle proteine di provenienza animale. É stata realizzatauna catena di diffusione delle buone pratiche alimentari incrociando anche il linguaggio dei più piccoli. Qui è stato inportante il rapporto diretto con le loro famiglie attraverso la mediazione fondamentale degli insegnanti».
«Ci siamo accorti che era importante fornire strumenti agli insegnanti – ha aggiunto – per poter affrontare il pasto come un vero e proprio momento educativo allo stare insieme, al formarsi di un gusto, all’apprezzarmento della differenza. Laddove gli insegnanti avevano svolto un forte lavoro di mediazione, il menù ha funzionato molto meglio. Lo snodo della figura di riferimento rappresentato dall’insegnante è fondamentale: da qui anche la scelta di organizzare a Didacta una giornata sull’alimentazione».
«Questo tema va affrontato – ha concluso la vicesindaca Giachi – perchè anche il cibo è uno strumento di costruzione di cittadinanza».
Il pomeriggio sarà invece dedicato al personale scolastico, in particolare dirigenti e docenti. Alle 16.30, spazio allo Chef Fabio Picchi che interverrà su ‘La cucina come responsabilità amorosa’. La giornata si concluderà alle 17.30 con uno show-cooking a cura degli chef del progetto Uga La Tartaruga. (fn)