Cristina Scaletti (La Firenze viva). "Festa della (dis)Unità. Sindaco, per favore, ci dica che la Legge è uguale per tutti"
“Dispiace che non sia stato possibile avere risposte sulle mancate autorizzazioni relative alla Festa dell’Unità organizzata dal Pd fiorentino, (sia per quanto riguarda la Ruota Panoramica, sia, più in generale, l’intera Festa).
Più di Festa dell'Unità bisognerebbe parlare di festa della disunità visto che ha scatenato il tutti contro tutti.
Purtroppo – prosegue la capogruppo de La Firenze via Cristina Scaletti – l’assessora incaricata di rispondere, Cecilia Del Re, non era presente, né alcun altro membro della giunta ha risposto al suo posto.
Peccato perché dopo il dibattito sui giornali nessuno dell'amministrazione comunale ha espresso un pensiero, un commento, una presa di distanza o altro.
Eppure la questione non è banale.
Non è banale perché riguarda il rispetto della legge.
I tempi per quei tipi di autorizzazione alla legge li quantifica entro 90 giorni dall'inizio dell'evento. E nel caso della Festa dell'Unità l'autorizzazione è stata chiesta pochi giorni prima. In più ci si domanda come l'amministrazione comunale abbia potuto permettere il montaggio di una Festa cui mancava l’obbligatoria nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali, architettonici e paesaggistici, visto che il Parco delle Cascine è parco monumentale storico di interesse culturale e artistico. Anche questo lo dice la legge, in particolare il codice dei beni culturali. E il permesso non c'è mai stato tanto che com’è noto, il Soprintendente Pessina ha presentato una segnalazione alla Procura della Repubblica di Firenze.
Il Parco delle Cascine oltre che un bene pubblico è stato riconosciuto anche come bene culturale di particolare importanza sotto il profilo storico, artistico e ambientale attraverso un vincolo diretto stabilito nel 1986, riconfermato, ai sensi dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Toscana nel 2011 e quindi in regime di tutela che in primis l’amministrazione locale deve rispettare, salvaguardare.
E’ una vicenda questa – aggiunge Cristina Scaletti – che ha bisogno di chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale fiorentina, che da un lato, in un suo atto ufficiale - stilato a Festa quasi iniziata, quindi già in gran parte montata - ha condizionato la concessione del suolo pubblico/ Parco delle Cascine all’ottenimento di un nulla osta della Soprintendenza; dall’altro, di fronte alla mancanza di tale nulla osta, ha permesso di fatto il montaggio e lo svolgimento della Festa, in totale contraddizione con la norma.
Ci auguriamo una risposta pronta e decisa da parte del Sindaco e una presa di distanza su questa vicenda perché vorremmo fugare il dubbio che alcuni rumors avanzano rispetto a un'amministrazione fiorentina inflessibile nei confronti di cittadini in situazione di bisogno (come si è anche recentemente verificato nel caso di sfratti eseguiti con urgenza), ma più indulgente se il soggetto coinvolto è il PD, il partito che esprime l’attuale maggioranza di Palazzo Vecchio. Insomma una logica Due pesi e due misure.
Mi aspetto dunque rassicurazioni – conclude Cristina scaletti – sul fatto che la legge è uguale per tutti e perché no magari anche una risposta ad alcuni cittadini, che con lettera aperta al sindaco, hanno chiesto risposte sul tema”. (s.spa.)