Silvia Noferi (Capogruppo M5S): "Per contrastare la crescente violenza sulla donne servono provvedimenti concreti e urgenti"
Questo l'intervento della capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi in Consiglio comunale:
Durante questo ultimo anno le notizie di stupri e violenze sulle donne, si sono intensificate e non passa giorno che non ci sia un nuovo caso, a volte anche più di uno.
I numeri sono impressionanti e non accennano a diminuire, anzi, crimini sempre più efferati e inverosimili sono all’ordine del giorno.
Abbiamo potuto constatare che questi reati non portano a nessuna riflessione seria sulle cause della violenza sulle donne e soprattutto su cosa sarebbe necessario fare per eliminarla.
Al contrario si assiste ad una girandola vomitevole di considerazioni accessorie che servono soltanto a sfogare il latente razzismo, misto ad un più o meno evidente maschilismo, a cui fa da bilanciere l’antirazzismo di altri, che, con toni e frasi ugualmente prive di ogni umana pietà, dimenticano il vero e unico soggetto della tragedia: le donne vittime di violenza.
Sembra di assistere ai commenti di una partita di calcio; segna il colore delle pelle e la nazionalità, le vittime quasi non esistono e non gli viene portato il minimo rispetto, nemmeno dai commentatori.
Dobbiamo cercare di iniziare una riflessione seria e oggettiva del problema, lasciando da parte la rabbia e la superficialità, oltre che le divisioni di partito, perché questo è un problema trasversale che ci riguarda tutti, come politici, come cittadini, come genitori, come figli, come donne ma anche come uomini.
È incredibile dover ammettere che oggi, nel 2017, in Italia si muore di femminicidio e si è vittima di stupri, per opera del partner ma anche di sconosciuti riuniti in branchi e, dispiace perfino dirlo, di alcune mele marce presenti nelle forze dell’ordine.
Se il fenomeno si sta allargando, come è evidente, vuol dire che non si è fatto abbastanza e non ci si può cullare nell’idea che tutto quello che è stato messo in campo sia sufficiente e che abbia cominciato ad invertire la tendenza.
È amaro e triste ammetterlo, ma se questa è la situazione reale che ci viene schiaffata in faccia ogni giorno dai vari telegiornali, noi, come politici, abbiamo fallito.
Abbiamo fallito nel credere che non si potesse fare di più, che tutto il possibile fosse già stato fatto, che il cambiamento culturale sarebbe stato attivato dal coniugare al femminile un regolamento comunale.
Utopie!
Utopie pericolose che per la loro inefficacia espongono le donne al pericolo sempre maggiore di diventare vittime di violenza.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo presentato delle proposte concrete fra cui una risoluzione che chiedeva al governo l’istituzione di un ministero specifico per le Pari Opportunità, un ministero che prendesse in carico tutti gli aspetti legati a questo fenomeno per combatterlo più efficacemente. La risoluzione è stata bocciata da quest’aula il 27 luglio scorso, senza che ci fosse la minima volontà di arrivare ad un atto condiviso.
Ho riascoltato ieri le motivazioni della bocciatura pronunciate da alcune consigliere ed è stato ancora più doloroso alla luce delle ultime gravissime vicende di cronaca.
Questo è un problema che noi del M5S non smetteremo mai di combattere, con proposte e iniziative, ma noi tutti, compresi i colleghi consiglieri, non possiamo dimenticare che questa battaglia è trasversale, ci riguarda tutti e ogni voto dato con noncuranza, potrebbe un giorno diventare un problema di coscienza. (s.spa.)