Pavimentazione di Piazza dei Nerli, Amato (AL): "Granulato architettonico o semplice asfalto? Necessario salvaguardare l'Oltrarno"

"L'amministrazione disattende le richieste dei residenti. Necessario ripensare la sostituzione della pavimentazione e coinvolgere i residenti"

“Granulato architettonico o ennesimo scempio urbanistico? L’amministrazione chiarisca sugli interventi da effettuare in Piazza dei Nerli e intraprenda un percorso partecipativo con i residenti”. E’ quanto chiede Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera che, sulla questione della pavimentazione della piazza, ha presentato un nuovo question time: “Nonostante le promesse e le rassicurazioni, la piazza rischia essere sommersa da una colta di cemento”.
“Ripetutamente – ricorda Amato – l’amministrazione comunale aveva assicurato i residenti (i quali avevano effettuato anche una petizione) che non avrebbe proceduto a un’asfaltatura generica ma alla realizzazione di una nuova pavimentazione, simile a quella di piazza Pitti”. Il progetto era quello di sostituire, come si legge nella delibera, “la pietra posta attualmente in carreggiata con una pavimentazione in conglomerato bituminoso realizzata con una finitura superficiale di inerti di pietra-forte, il tutto per ottenere un colore grigio analogo e compatibile con quello della pietra”.
“Peccato che tutto questo sembra essere rimasto lettera morta, guardando la prima colata di cemento nella piazza” attacca la consigliera che con il question time chiede al sindaco Nardella: “I lavori per la nuova pavimentazione in piazza dei Nerli stanno concludendosi con l’impiego dell’asfalto già in uso o sono previste altre fasi che consentano di ottenere la finitura superficiale di inerti di pietra-forte, per ottenere un colore grigio analogo e compatibile con quello della pietra?”. Ma chiede anche se la sovraintendenza si sia “espressa in merito all’effettivo risultato sulla pavimentazione della piazza”. Così come di avviare un “percorso partecipativo per un progetto di riqualificazione della piazza e di tutta la parte adiacente le mura e la porta di san Frediano che ponga al centro il recupero della vivibilità, dell’uso collettivo e sociale delle piazze e degli spazi pubblici”. (s.spa.)