Tramvia, Grassi: "Nardella più lento di Renzi. Nel 2010 le prove a vuoto furono solo due giorni adesso si trova questa scusa per motivare il rinvio"

"Quelle di sindaco e ditte sono tutte scuse perché siamo in ritardo e la data promessa del 14 febbraio ormai è un sogno"

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi

 

"Nel 2010 quando si trattò di rispettare la promessa della data del 14 febbraio per l'inaugurazione della linea 1 della tramvia Renzi, da Sindaco, fece 'carte false' pur di rispettare l'impegno con la cittadinanza: Nardella invece preferisce trovare mille scuse per non assumersi la responsabilità del mancato rispetto della data del 14 febbraio 2018 per l'entrata in funzione delle linee 2 e 3. In quanto a inaugurazioni e a tagli di nastri Renzi sindaco avrebbe fatto di tutto per poter rispettare tempi e promesse, anche a rischio di farne di false o di veder deragliare la prima vettura: a Nardella invece non si può attribuire la stessa spregiudicatezza anche se a lui va il merito, rispetto al suo predecessore, di non aver bloccato i cantieri come fece Renzi per paura delle proteste, anche se la gestione della fase realizzativa della importante opera tramviaria ha lasciato molto a desiderare."

"La delibera che decretava la fine dei lavori sulla linea 1, dal titolo consegna anticipata dei binari, anche se dall'inizio dei lavori era passato quasi un decennio, è datata 12 febbraio 2010 e solo dopo 2 giorni vi fu la inaugurazione in pompa magna di Renzi. Come fanno a trasformarsi due giorni in due mesi di collaudi? senza dubbio Nardella si scopre più lento di Renzi. Temiamo invece che per questo ennesimo rinvio senza data, e con un periodo d'entrata in funzione tra maggio e giugno 2018, i tempi di collaudo siano solo la scusa per nascondere ritardi, modifiche progettuali apportate in corsa, contenziosi e ritardi su approvvigionamento dei materiali e scarso impegno di operai nei cantieri, con esclusione di doppi turni e lavori notturni."

"Quelle di Nardella e delle ditte sono tutte scuse perché siamo in ritardo e la data promessa del 14 febbraio ormai è un sogno irrealizzabile. La notizia poi che faranno doppi turni sui cantieri e le lavorazioni si potrarranno fino alle 22.30, forse per sfruttare le temperature più miti ci paiono palliativi che arrivano in extremis e solo per cercare di salvarsi la faccia di fronte alla cittadinanza". (fdr)