Street art, Firenze riparte a sinistra in Comune e nei Quartieri: "L'elefante ha partorito un topolino. Gli spazi sono una miseria. Non sono riusciti a far nulla di meglio?"

Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra a Palazzo Vecchio e nei cinque quartieri

 

"Certo, meglio poco che nulla però è evidente a chiunque la difficoltà che l'amministrazione ha incontrato nell'individuare gli spazi per la street art dopo ben 10 mesi dall'approvazione del regolamento. Sarà la difficoltà di mettere d'accordo gli uffici, la poca disponibilità di fare una battaglia culturale da parte di pezzi della maggioranza e anche una ritrosia generalizzata che tende a far coincidere le scritte che si trovano sui muri con quella che invece è un'arte visiva di grande successo in giro per l'Europa e che ha bisogno di spazi sopratutto pubblici con tanta visibilità, ma quello che è stato annunciato ieri dalla Giunta ci pare davvero poca cosa rispetto a quello che ci saremmo aspettati."

"Ancora tanti, troppi spazi, i muri per esempio delle Ferrovie, di aziende private, dell'anas o ai pannelli lungo la tramvia che vengono citati nel comunicato del Comune sono subordinati al via libera della proprietà e questo non fa ben sperare. Siamo invece contenti che siano stati i consiglieri dell'opposizione Santoni e Valleri a dare il buon esempio e a mettere a disposizione i loro bandoni privati: questo è lo spirito di impegno che speriamo adesso anche altri cittadini siano disposti a mettere rispondendo positivamente all'appello lanciato dal Comune e a cui ci uniamo volentieri."

"Siamo disposti a contribuire positivamente alla individuazione degli spazi e avremmo voluto che la discussione coinvolgesse e prendesse in considerazione anche le proposte provenienti dagli artisti graffitari e writers. Cosi pare proprio che l'elefante abbia partorito un topolino. 53 spazi sono una miseria rispetto a quello che la città potrebbe offrire di spazi adatti e siamo convinti che sarebbe stato un bene se alcuni spazi già occupati da graffiti entrassero nell'elenco subendo una 'sanatoria' implicita: pensiamo al muro di piazza Tasso recentemente vandalizzato o al sottopasso delle Cure che è un punto di riferimento per l'arte di strada in tutta Firenze. Valorizzare e prestare attenzione all'arte di strada significa anche saper rispettare i lavori che vengono fatti in Città cosa che finora ha portato a dei veri e propri errori: come non ricordare le opere d'arte cancellate dagli artisti di strada da associazioni come gli 'Angeli del Bello' che hanno operato su indicazione dell'amministrazione non soltanto sui muri ma anche su bandoni e finestre cieche. Perché non inviare una richiesta ai proprietari di bandoni e finte finestre per chiedere la disponibilità di vederseli trasformare in opere d'arte? E perché non creare giornate in cui vie e piazze possano essere trasformate insieme dagli artisti selezionati o spontaneamente presentati dando un unico tema all'intera zona della Città? Questi spazi devono essere visibili da chiunque e crediamo che invece la selezione finora svolta abbia portato troppo spesso ad angoli nascosti che sicuramente è un bene che possano avere una nuova veste ma che difficilmente potranno ricevere l'attenzione da parte degli artisti. Dispiace che la Giunta e la maggioranza non siano riusciti a far nulla di meglio". (fdr)