Bike sharing, Grassi (Frs-SI): "L'azienda italiana che ha vinto il bando utilizzerà le stesse bici della cinese Mobike. Peccato che una volta rotte in Cina siano state abbandonate"

"Era troppo difficile fare una selezione di qualità?"

“Di bike sharing a Firenze se ne parla da 10 anni e oggi verrà inaugurato il servizio. Bella notizia? Sì e no. Voglio fare il guastafeste: è stata scelta un'azienda italiana che ha offerto le stesse bici usate dalla 'Mobike' in Cina. Laggiù quando si rompono, spesso, molto spesso da quello che si legge online, vengono gettate per strada e abbandonate”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l'inaugurazione odierna. E aggiunge: “Siamo sempre stati a favore di una mobilità sostenibile che passi attraverso la possibilità della condivisione dei mezzi. Ma ci saremmo aspettati l'attivazione di un servizio di qualità. A Firenze di rottami ne abbiamo già abbastanza, casomai mancano le rastrelliere”.
“Sembra proprio – continua il capogruppo – che il modello di biciclette in dotazione saranno esteticamente belle ma poco funzionali. Dopo pochi turni di utilizzo si romperebbero con facilità e alla fine sarebbe, sempre secondo esperti del settore, più conveniente produrne di nuove anziché ripararle”.
“Proprio per questi motivi cominciamo a dubitare dell'operazione. Era troppo difficile fare un bando che avesse parametri di qualità consistenti? Spero di sbagliarmi ma temo che tra un po' ne dovremo riparlare. E non per congratularci col sindaco”. (s.spa.)