Revoca Presidente Commissione Affari Istituzionali, Amato (Alternativa Libera): "Le accuse del PD: l'ascolto dei comitati dei cittadini e l'invito all'Imam sulla Moschea"

"Scelta solo politica del PD che non ha precedenti nel Consiglio Comunale, col voto determinante del Mpd"

“L'ascolto dei comitati dei cittadini sulla Partecipazione e l'invito all'Imam sulla Moschea: sono queste le vere accuse che mi rivolge il Partito Democratico per la sfiducia e la mia revoca da presidente, di opposizione, della commissione Affari Istituzionali, ed è una scelta solo politica e senza precedenti, perché è la prima volta che a Palazzo Vecchio viene rimosso dal ruolo un presidente di una commissione”. Così Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, commenta le dimissioni chieste dal capogruppo PD Angelo Bassi e ottenute oggi in commissione col voto determinante del capogruppo Articolo 1-Mdp Alessio Rossi: Amato era presidente della commissione, in quanto consigliera di opposizione, come previsto dal regolamento. La ex presidente cita dalla mozione di Bassi le accuse del PD: “Una serie di audizioni invitando, in maniera quasi permanente, comitati di cittadini”, e ancora: “convocare, a fini politici e strumentali puramente personali, l’Imam di Firenze”. “Ebbene sì, ho peccato di senso della democrazia – afferma Amato – per approfondire i percorsi di partecipazione ho invitato alcuni comitati, Oltrarno, Brunelleschi, S. Salvi, e poi gruppi, esperti, e ho perfino concesso la parola ai cittadini che, presenti alle sedute di commissione, me la chiedevano: per il PD non si deve dare ascolto e far partecipare i cittadini, che hanno diritto solo al voto alle elezioni per scegliere i loro rappresentanti”.
Anche sull'invito all'Imam Amato spiega la controversia col PD: “Ho invitato l'Imam per conoscere il percorso partecipato sulla Moschea, realizzato anni fa, ma il PD non ha voluto, disertando con dei pretesti l'incontro con l'Imam, perché la Moschea è un suo problema politico irrisolto, dopo la nota polemica fra Renzi e Nardella sulla ex caserma Gonzaga. Le altre accuse di presunte scorrettezze istituzionali – conclude Amato – sono solo pretesti, facilmente smentibili con documenti alla mano e usati per giustificare la scelta politica”. (s.spa.)