La morte di Arafat, il cordoglio del sindaco a nome di Firenze, citt "solidale e amica"

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"Al popolo palestinese, ai rappresentanti in Italia dell'ANP, ai palestinesi residenti a Firenze, porgo la commossa partecipazione della città e il mio personale sincero cordoglio". Con queste parole si conclude il telegramma che il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha inviato oggi a Nemer Hammad, delegato generale dell'Autorità palestinese in Italia. "La scomparsa di Yasser Arafat priva la scena internazionale di una delle personalità più importanti – scrive Domenici - Il popolo palestinese, al quale Arafat ha dedicato l'intera sua esistenza, ne piange oggi la morte. Eternamente in esilio e negli ultimi anni costretto al confino nella sua stessa terra, Arafat ha incarnato il sogno di uno Stato palestinese, riuscendo a fornire un'identità ad un popolo dimenticato dalla storia. Il Nobel per la pace conferitogli nel 1994 rappresentò forse il momento in cui più vicina sembrava la possibilità di una soluzione del conflitto con Israele. Oggi le ragioni della pace sono ancora più forti. A chi spetterà il difficile compito di raccogliere l'eredità di Arafat e rappresentare il popolo palestinese, la comunità internazionale chiede una sola cosa: che quelle ragioni prevalgano sopra ogni altra considerazione e si apra al più presto, sostenuta da una forte determinazione, una nuova stagione di confronto e di negoziati". "Firenze accolse Arafat per l'ultima volta nel giugno del 1998, fu quella l'occasione per far sentire al Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese la voce di una città che sempre è stata al fianco, solidale e amica, di chi ha saputo interpretare e tradurre in azioni concrete i valori del dialogo fra popoli e nazioni diverse". (ag)