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"Come sindaco e come esponente politico, dico che oggi noi abbiamo davanti la necessità di costruire un'alleanza larga e unitaria di tutte le forze che si oppongono al governo Berlusconi. E' un obiettivo che avrei voluto perseguire anche a Firenze. Non è stato possibile, non c'erano le condizioni, e credo anche che le responsabilità non si possano suddividere in parti uguali. Ma ora va aperto un capitolo nuovo, e va trovata l'unità sulla base di un programma condiviso". E' quanto ha affermato oggi il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, intervenendo alla convention di Toscana democratica che ha ricandidato Claudio Martini alla presidenza della Toscana in vista delle prossime elezioni regionali."Il voto del prossimo aprile sarà importante perché avrà un rilevante valore politico, ed un significato fondamentale in vista delle elezioni del 2006 ha detto ancora Domenici Siamo entrati in una lunga, difficile, estenuante campagna elettorale che durerà un anno e mezzo. Questo può essere un rischio, perché una campagna così lunga rischia di provare il Paese, ma anche una necessità, perché a nessuno può sfuggire il valore della posta in gioco".Domenici ha anche sottolineato i passi avanti fatti in questi anni nel rapporto di collaborazione tra Firenze e la sua area e la Regione Toscana, "nella consapevolezza che la Toscana può guardare al suo sviluppo, se la sua area centrale (che va anche oltre i confini di quella fiorentina) riesce ed esserne la forza motrice".Parlando della legge finanziaria che il governo si appresta a varare, Domenici ha sottolineato che ultime modifiche appaiono "insostenibili, perché fortemente dannose e peggiorative per il sistema degli enti locali". "Da parte del governo si assiste al tentativo sgradevole e dannoso verso le istituzioni locali, di identificare gli investimenti e le spese sociali delle Regioni, delle Province, dei Comuni come spreco e dissipazione. Questo è inaccettabile"."Sono per una grande alleanza democratica nella nostra regione ha concluso Domenici Sono perché questa consultazione si trasformi in una occasione di crescita e sono perché Claudio Martini sia ancora per cinque anni il presidente della Toscana". (ag)