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Un passo concreto per il recupero di Sant'Orsola e per il potenziamento del polo congressuale fiorentino. E' quanto prevede il protocollo d'intesa per la localizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza alle Cascine firmato oggi nel tardo pomeriggio presso il Ministero delle Finanze a Roma. Intorno al tavolo per la sigla il sindaco Leonardo Domenici accompagnato dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, il rettore dell'Università di Firenze Augusto Marinelli, la direttrice del Demanio Elisabetta Spitz e ovviamente il ministro Domenico Siniscalco.Questo accordo è il frutto di una trattativa fra Comune, Regione Toscana, Agenzia del Demanio e Università di Firenze ed ha un duplice obiettivo: da un lato l'acquisizione, da parte dell'Amministrazione comunale, dell'ex convento di Sant'Orsola e degli immobili di via Valfonda oggi occupati da una caserma della Guardia di Finanza e dalla sede della Direzione circoscrizionale della Dogana di Firenze; dall'altro l'individuazione di una nuova sede per la Guardia di Finanza. Questo è possibile grazie a una serie di permute tra i diversi soggetti. Quindi la bozza di protocollo prevede l'impegno del Comune a consegnare all'Agenzia del Demanio il complesso immobiliare delle Cascine ristrutturato e adeguato. Per parte sua l'Agenzia del Demanio si impegna a offrire in permuta l'ex convento di Sant'Orsola e gli immobili di via Valfonda (dal numero civico 13 al 25). L'accordo prevede poi che l'Università di Firenze liberi il complesso delle Cascine, previa realizzazione della nuova sede della Facoltà di Agraria presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino e con un indennizzo da parte del Comune. Infine la Regione Toscana che si impegna a rinunciare alla concessione dell'immobile demaniale di via Valfonda 25 (sede della Direzione circoscrizionale della Dogana) prevista dall'Accordo di programma del marzo 2000 e all'eventuale manifestazione di volontà all'acquisto. Il Comune inoltre si impegna a valorizzare gli immobili di proprietà del Demanio dello Stato oggetto di permuta per reperire le risorse finanziarie necessaria per la realizzazione di tutti gli interventi previsti. Il protocollo prevede la costituzione di un gruppo di lavoro con rappresentanti di tutti i soggetti per verificare le compatibilità economiche e definire in dettaglio le modalità di attuazione di quanto previsto nell'accordo. (mf)