Il sindaco Domenici illustra la nuova giunta al consiglio comunale

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Primo intervento del sindaco Leonardo Domenici al nuovo consiglio comunale nella seduta di insediamento di oggi. Una comunicazione in cui Domenici ha illustrato la composizione della nuova giunta e delle deleghe, lasciando invece ad una prossima seduta la presentazione del programma e delle linee politiche-programmatiche (lo statuto consente 90 giorni tempo per questoadempimento). In primo luogo i saluti: ai nuovi consiglieri ("in particolare alle consigliere: ritengo molto importante che la rappresentanza femminile si sia ulteriormente consolidata); al pubblico ("la presenza del pubblico è molto importante; e credo che la seduta di insediamento sia un fatto molto importante per la città, tenendo conto che questo consiglio comunale la rappresenta); ai consiglieri uscenti, con un affettuoso ringraziamento all'ex presidente Alberto Brasca."Penso che sia un fatto importante e significativo che un ex presidente di consiglio di quartiere sia diventato presidente del consiglio comunale – ha detto poi Domenici riferendosi al neo-eletto Eros Cruccolini – Uno dei temi che la giunta, rapportandosi con il consiglio, dovrà affrontare, sarà quello di individuare nuovi strumenti e nuove forme di partecipazione della città, soprattutto nella fase di profonda trasformazione e cambiamento in cui Firenze è entrata. Ho sempre detto che questo processo non può essere vissuto come qualcosa di calato dall'alto, ma deve vedere un coinvolgimento attivo delle forze vive della città; e in questo senso il consiglio comunale e i consigli di quartiere hanno un ruolo essenziale. Credo anche che sia importante, come è stato ricordato, la funzione di indirizzo, di controllo e di rapprensentatività sociale che il consiglio deve avere. Nel corso del precedente mandato spesso si è affrontata questa questione; ed io ho sempre sostenuto che la dialettica fra consiglio, sindaco (che del resto fa parte del consiglio) e giunta comunale, si debba svolgere tenendo conto e rispettando quelle che sono le coordinate fondamentali della legge che ordina e regola il funzionamento delle autonomie locali, in particolare dei Comuni. Dunque il consiglio deve avere quel ruolo rilevante che ricordavo prima: ma è altresì importante non pensare di tornare indietro rispetto a quella che è la suddivisione e la attribuzione dei compiti, non tornare alla fase in cui non era ancora in vigore la legge con l'elezione diretta del sindaco". "Credo che in questa situazione – ha proseguito Domenici venendo a temi più generali - il ruolo del consiglio diventi importante, anche tenendo conto della situazione grave, direi drammatica che oggi vivono le autonomie locali e soprattutto i Comuni, sul piano della attribuzione delle risorse economico-finanziare e della loro effettiva autonomia. Questo è un richiamo che mi sento di fare, aldilà di quelle che sono le appartenenze politiche e anche come presidente dell'Anci. Non c'è dubbio che siamo vivendo una fase difficile e involutiva dei rapporti interistituzionali fra Stato, Regioni, Province e Comuni; le sedi di concertazione istituzionale non funzionano adeguatamente e le scelte fatte dal Governo recentemente sui temi della fiscalità appesantiscono gravemente una situazione già molto difficile. Avremo modo e tempo di discuterne: tuttavia, voglio ricordare che domani avremo una audizione alla commissione Bilancio della Camera sul decreto ‘salavaspese' per porre questo problema; mentre nel pomeriggio incontreremo il presidente della Camera Casini. Mia auguro che anche in questo consiglio si affrontino al più presto queste questioni, e venga espressa una posizione quanto più possibile unitaria".Domenici è poi passato ad illustrare la composizione della giunta e delle deleghe, dopo aver ringraziato coloro che non sono stati riconfermati e ricordato che è stato mantenuto lo stesso numero di assessori dell'ultimo scorcio del mandato. "Questo è una giunta in cui in cui è presente un necessario e logico elemento di continuità; credo che la nostra città abbia bisogno di continuità amministrativa – ha detto il sindaco - Questo non significa però sottovalutare l'importanza dell'introduzione di elementi di novità. Per questo, accanto agli otto assessori confermati, ci sono cinque nuove presenze particolarmente significative. Credo che sia importante anche sottolineare come si sia cercato di svolgere un lavoro di razionalizzazione nella attribuzione delle deleghe. Questa è una giunta che ha contenuto politico chiaro; è una giunta ‘politica' nel senso migliore della parola, intesa come capacità di saper unire la risposta ai bisogni dei cittadini con una sensibilità forte, determinata, capace di elaborazione e progettazione al servizio della comunità. Ed è una giunta che mette insieme persone di notevole esperienza, garanzia di affidibiltà e concretezza. Le novità comunque non sono rappresentate solo dall' ingresso di nuovi assessori, ma anche dall'individuazione di nuove deleghe; mi riferisco in particolare a quella sulla Partecipazione democratica, che cerca di rispondere ad un tema già largamente al centro del dibattito cittadino. Vorrei fosse chiaro che questo è punto che non può essere gestito autonomamente dalla giunta, ma che neppure è esclusivo del consiglio; è uno di quei terreni, come molti altri, su cui dobbiamo sperimentare una nuova capacità di rapporto fra assemblea elettiva ed esecutivo, ognuno per la sua parte". Infine, il sindaco ha espresso un rammarico: "Non essere riuscito ad accrescere la presenza femminle. Penso comunque che questo sia un compito e un obiettivo che ci poniamo per il futuro". (ag)