Siglata l'operazione finanziaria fra Comune e Bnl. Il sindaco Domenici: "Accordo innovativo e di grande significato"

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"Un'operazione finanziaria innovativa e di grande significato. Non solo per il Comune di Firenze, ma per quello che più in generale questa intesa, la prima del genere in Italia, può rappresentare per le amministrazioni comunali, in un momento particolarmente difficile per la finanza locale". E' il commento del sindaco Leonardo Domenici alla firma dell'accordo siglato oggi in Palazzo Vecchio tra Comune di Firenze, Banca Nazionale del Lavoro e Ifitalia, presente il presidente di Bnl Luigi Abete, i massimi dirigenti della banca, il vicesindaco Giuseppe Matulli, il presidente di Publiacqua Amos Cecchi, l'assessore Paolo Coggiola.Si tratta di una manovra per un importo complessivo di 80 milioni di euro, che permette al Comune di ridurre il proprio debito (con la restituzione di 44 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti), di rispettare il patto di stabilità con il governo per la riduzione del debito pubblico e di portare nelle casse del Comune oltre 21 milioni di euro, come previsto dallo stesso bilancio comunale.Di fatto, l'operazione prevede la cessione a Bnl del credito costituito da una parte dei canoni che Publiacqua, la società che gestisce il ciclo delle acque nell'area fiorentina, deve versare al Comune di Firenze fino al 2021. Tale cessione avviene 'pro soluto', ovvero senza garanzie da parte del Comune in caso di insolvenza di Publiacqua; un caso che Palazzo Vecchio ritiene peraltro sostanzialmente impossibile, trattandosi di flussi finanziari previsti da una convenzione e sostenuti da una legge dello stato, per un servizio essenziale come quello idrico. D'altra parte, la condizione 'pro soluto' era prevista dal Ministero del tesoro per il rispetto del patto di stabilità."Sono particolarmente soddisfatto – ha detto il sindaco – e ringrazio il presidente Abete che ha voluto essere qui. L'accordo costituisce un esempio di finanza che vuole essere non creativa ma innovativa e porre basi certe per il futuro. Non si tratta di cartolarizzazione; e voglio anche precisare che l'operazione non incide sulle tariffe del servizio idrico, che vengono determinate dall'ambito territoriale". Da parte sua, Luigi Abete ha ribadito l'importanza ‘storica' dell'accordo, sottolineando come possa essere esempio per intese analoghe fra sistema bancario e pubbliche amministrazioni.L'operazione siglata stamani consente inoltre di completare la capitalizzazione di Publiacqua per la parte relativa al Comune di Firenze (attraverso un mutuo agevolato di Bnl per 8,5 milioni, importo residuo della quota già versata), di accelerare la capitalizzazione della società per la parte pubblica (pari a 90 milioni di euro e riservata ai 46 comuni soci, a Consiag e a Publiservizi) e di rendere più vicino l'ingresso come partner in Publiacqua di Acea, la società partecipata al 51% dal Comune di Roma.Il vicesindaco Matulli ha ricordato infine come la scelta di Bnl sia scaturita da un bando di evidenza pubblica del Comune a cui avevano in un primo tempo risposto due gruppi bancari, uno dei quali però proponeva forme di indebitamento per il Comune non compatibili con l'operazione. Da parte sua, Luigi Abete ha ricordato che da due anni Bnl si è data un codice di autoregolamentazione, per non investire nel settore delle difesa e della sicurezza in paesi che non facciamo parte di Ue e Nato. (ag)