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L'annuncio del viceministro Ugo Martinat sul differimento ad ottobre dell'esecuzione degli sfratti delle famiglie disagiate contenuto nel decreto che il governo dovrebbe esaminare sabato "rappresenta un primo, parziale accoglimento delle richieste dell'Anci". E' quanto afferma il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci Leonardo Domenici ricordando che l'Associazione dei comuni italiani chiedeva un differimento di almeno sei mesi. Tra le altre richieste, emerse al termine della consulta casa dell'Anci allargata ai sindaci delle città metropolitane che si è svolta oggi a Roma presieduta da Domenici e dall'assessore alle politiche per la casa di Palazzo Vecchio e coordinatrice della consulta casa Tea Albini, spicca anche la nomina di un interlocutore governativo unico per affrontare in modo globale il tema sia dal punto di vista sociale che finanziario e infrastrutturale e la proroga di almeno un anno della sospensione degli sfratti per le categorie deboli collegate a un piano di breve e lungo periodo. Incassato il differimento delle esecuzioni, Domenici sottolinea ora "l'urgenza della attivazione di un tavolo di concertazione per approntare le misure necessarie per affrontare l'emergenza e per impostare misure idonee a dare nuovo slancio alle politiche abitative"."I quattro mesi di differimento delle esecuzioni gli fa eco Albini non sono sufficienti né per sottoscrivere nuovi contratti né per reperire nuove risorse finanziarie. Saranno comunque utili per concertare un pacchetto di proposte che siano esaustive per il problema sfratti"."Nel frattempo aggiunge ancora Domenici come Anci continueremo a lavorare per cercare di ottenere una revisione del decreto in questione, soprattutto per quanto concerne le previsioni di finanziamento, totalmente inadeguate". Nell'incontro della consulta casa era emersa infatti la necessità, nel breve periodo, di uno stanziamento di adeguati finanziamenti per sostenere la stipula di nuovi contratti da parte dei soggetti interessati, sia attraverso rilevanti incentivi alla proprietà come ad esempio la defiscalizzazione dei redditi da affitto e sostegno agli inquilini attraverso un buono casa, la cui dotazione complessiva deve essere raddoppiata passando così dai 120 ai 240 milioni di euro."Le affermazioni odierne di Martinat conclude Domenici lasciano comunque una perplessità di fondo: per quale motivo si è voluta creare una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, e che vivono soprattutto le migliaia di cittadini appartenenti a categorie disagiate come anziani e portatori di handicap, quando sarebbe stata sufficiente una maggiore concertazione istituzionale preventiva?".Per quanto riguarda la situazione fiorentina, domani il problema degli sfratti sarà al centro del primo incontro del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con il prefetto Gian Valerio Lombardi e gli amministratori recentemente eletti, il sindaco Domenici e il presidente della Provincia Matteo Renzi. (mf)