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"Le misure annunciate nel decreto legge del governo sono inadeguate e vessatorie nei confronti degli inquilini e dei Comuni". Lo affermano il sindaco di Firenze e presidente nazionale dell'Anci Leonardo Domenici e l'assessore alle politiche per la casa, nella sua veste di coordinatrice nazionale della consulta casa dell'Anci Tea Albini una volta apprese le anticipazioni del viceministro alle infrastrutture Ugo Martinat sull'ipotesi di un decreto legge successivo alla non concessione del blocco degli sfatti per famiglie disagiate (con la presenza di ultrasessantacinquenni o disabili) che scade oggi. "Ci meravigliano hanno aggiunto il sindaco Domenici e l'assessore Albini non solo le decisioni, ma anche le affermazioni del viceministro Martinat quando sostiene che l'Anci avrebbe chiesto alcune lievi modifiche'. In realtà l'Anci ha assunto già da tempo una posizione di netta contrarietà alla bozza di provvedimento che il governo intende varare, che i Comuni non condividono affatto. Le misure ipotizzate denotano l'approssimazione da parte del governo nel gestire un problema che, se non affrontato adeguatamente, rischia di diventare di ordine pubblico"."I buoni casa' ipotizzati dal governo hanno aggiunto il sindaco Domenici e l'assessore Albini sono una misura irrisoria e non risolvono il problema. Ci spieghi il viceministro come un anziano con pensione sociale sottoposto a sfratto, possa sottoscrivere un contratto di affitto, anche con i 4-5000 euro annui di contributo, per i quali poi non sappiamo se esiste la copertura finanziaria. Ridicola anche la proposta che vorrebbe i Comuni stipulare i contratti di affitto, senza la però certezza del possesso dell'immobile in modo permanente. Ci sembra anche fuori luogo la richiesta di senso di responsabilità' richiesta al giudice delle esecuzioni e di graduare nel tempo gli sfratti che a Firenze sono circa 7000, il 30% dei quali riguardano queste categorie deboli e debolissime, alcuni già programmati per il mese di luglio. In questi cinque anni nella nostra città siamo riusciti a governare il problema e nessuno è finito per strada. D'ora in poi chissà". A questo proposito il sindaco Domenici e l'assessore Albini hanno scritto una lettera al prefetto di Firenze Gian Valerio Lombardi.Infine il sindaco e presidente Anci Domenici ha convocato per domani a Roma la consulta casa affinché le città metropolitane possano elaborare un documento da sottoporre al governo per evitare di accrescere la tensione che inevitabilmente si verrà a creare. (fd)In allegato il testo della lettera inviata dal sindaco Domenici e dall'assessore Albini al prefetto Lombardi."Eccellenza,come saprà il governo non ha concesso la proroga degli sfratti per le categorie deboli (anziani e handicappati) e dal 1° luglio questi soggetti saranno sottoposti alla calendarizzazione dell'esecuzione dello sfratto.Come è noto, Firenze vive in uno stato di particolare tensione abitativa e l'assenza del provvedimento di proroga accresce la già precaria situazione.Il Giudice delle esecuzioni ha già programmato a partire da luglio sfratti per questi soggetti che fin qui avevano goduto della proroga e che da domani saranno totalmente privi di alternative abitative, in quanto le misure previste dal governo sono assolutamente inadeguate.Questo ci preoccupa perché la mancanza di risposte, rischia di far vivere alla nostra città una continua emergenza totalmente sottovalutata o meglio ignorata da chi dovrebbe avere il compito di garantire, soprattutto alle categorie più deboli, una giusta tranquillità.Le chiediamo di farsi interprete delle nostre preoccupazioni e nel dichiararci disponibili ad ogni confronto si rendesse necessario anche per valutare in modo più compiuto l'intera portata del decreto governativo da noi ritenuto inaccettabile".