Arno, firmato il protocollo per le casse di espansione in Valdarno. Il sindaco: Un importante passo in avanti per la m

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Un altro importante passo in avanti per la messa in sicurezza idraulica di Firenze. Questa mattina è stato firmato il protocollo d'intesa per la realizzazione delle casse di espansione di "Pizziconi" e "Restone" nel territorio del Comune di Figline Valdarno. Si tratta dei primi lotti funzionali del sistema delle casse di espansione (in totale saranno quattro) di "Figline, Incisa e Rignano" che fanno seguito ai progetti già approvati dell'Argingrosso e del parco dei Renai a Signa. Un sistema che ha l'obiettivo di ridurre i rischi di esondazione e che è previsto dal Piano stralcio rischio idraulico del fiume.Al tavolo per la firma l'Amministrazione comunale fiorentina rappresentata dall'assessore all'ambiente, Giovanni Menduni per l'Autorità di Bacino, l'assessore all'ambiente della Regione Toscana, il vicepresidente della Provincia di Firenze Piero Certosi e i sindaci dei comuni di Figline Valdarno, Incisa, Reggello, Pontassieve, Fiesole, Bagno a Ripoli, Pelago e Rignano.Per queste opere saranno necessari investimenti per oltre 17 milioni e mezzi di euro di cui 11 milioni per la cassa "Pizziconi" e 6 milioni e mezzo per la "Restone". Ad oggi sono a disposizione quasi un milione e 350mila euro e quindi con questo protocollo gli enti firmatari si impegnano ad attivarsi per cercare le opportune forme di finanziamento. Per quanto riguarda il Comune di Firenze, la quota a carico di Palazzo Vecchio è di circa un milione e mezzo di euro, la Regione stanzierà circa 8 milioni di euro, dieci milioni l'Autorità di Bacino e il resto la Provincia e gli altri comuni. Per quanto riguarda i tempi, l'intesa individua due date: ottobre 2004 per la predisposizione, da parte del Comune di Figline con la consulenza dell'Autorità di Bacino, del progetto definitivo delle casse "Pizziconi" e "Restone" compreso anche quello della variante della strada 69 del Valdarno; i primi sei mesi del 2005 per la predisposizione degli atti necessari per l'attuazione degli interventi previsti dal protocollo compresa la definizione delle fonti finanziarie."Si tratta di un'opera importante e attesa – ha commentato il sindaco – e che si inserisce in un progetto complessivo per la messa in sicurezza dell'Arno. Le casse del Valdarno sono fondamentali per la sicurezza della nostra città e quindi il via libera a questo progetto rappresenta un rilevante passo in avanti". Secondo gli studi effettuati infatti quando il sistema del Valdarno sarà realizzato, potrà fronteggiare eventi eccezionali con tempi di ritorno da 30 a 200 anni. In concreto le acque del fiume riusciranno a passare senza esondare sotto Ponte Vecchio anche in caso di una piena come quella del 1966. Sempre stamani è stato firmato anche un secondo protocollo per la realizzazione del primo lotto denominato "Piaggioni" della cassa di espansione della Roffia, nel Comune di San Miniato.(mf)