Un ulivo maremmano in via dei Georgofili - Il sindaco ricorda la strage del 27 maggio 1993

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Un ulivo della Maremma toscana di circa 250 anni in via dei Georgofili, nel luogo dove 11 anni fa un attentato mafioso provocò la morte di 5 persone, la famiglia Nencioni e lo studente Dario Capolicchio. Stanotte il sindaco, assieme al presidente dell'Accademia dei Geogofili Franco Scaramuzzi, ha scoperto il "monumento" che vuol rappresentare la rinascita simbolica della strada e dell'intera città colpita dal vile gesto.Prima dello scoprimento il sindaco ha guidato il corteo che è uscito da Palazzo Vecchio in contemporanea coi rintocchi della Martinella. Dietro al gonfalone di Firenze, quelli della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, le bandiere delle associazioni di volontariato e della società Canottieri Firenze. "Questo ulivo – ha sottolineato il sindaco – ha un significato particolare e rappresenta un modo per rendere omaggio alle vittime innocenti di una strage mafiosa che ha colpito così duramente la nostra città".(fd)