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Un dono della città di Firenze per Papa Giovanni Paolo II: lo porterà al Pontefice il sindaco e presidente Anci Leonardo Domenici, che lunedì mattina sarà ricevuto in Vaticano dove si terranno il consiglio nazionale dell'Anci, con la commemorazione di Giorgio La Pira, e l'udienza del Santo Padre.Un evento straordinario, che avviene dieci anni dopo l'ultima volta che i sindaci italiani furono ricevuti dal Papa. Il dono che Domenici porterà al Papa a nome della città è il "Sigillo della pace" della Repubblica fiorentina, una medaglia in argento con la scritta "S. Pax et Defensio Libertatis", che venne adottata nel 1400 dai Conservatori di legge della magistratura della Repubblica fiorentina, e che tutt'oggi esprime un messaggio di pace e di libertà."Questa cerimonia spiega Domenici - coincide con la ricorrenza del centenario della nascita di Giorgio La Pira, le cui doti di uomo di fede, di studioso e di amministratore pubblico sono ancora vivissime e non solo in Italia. L'Anci ha quindi inteso ricordarne e commemorarne la figura proprio chiedendo udienza al Santo Padre, nella certezza che Papa Giovanni Paolo II, attraverso il ricordo di La Pira, potrà fornire motivi di riflessione e di stimolo partecipativo a quanti svolgono o intendono intraprendere l'attività amministrativa, tanto necessaria per sostenere l'insostituibile funzione dei Comuni. E questa sarà per me occasione di portare al Pontefice un dono a nome della città di Firenze, dove il Papa venne in visita nel 1986".La commemorazione di Giorgio La Pira iniziera' alle 10,45 nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, dove si riuniranno i circa 200 sindaci e amministratori comunali che compongono il Consiglio nazionale Anci. In quella sede, l'Arcivescovo Angelo Comastri, Delegato Pontificio di Loreto e Mario Primicerio, prediente della Fondazione la Pira e ex sindaco, svolgeranno due interventi commemorativi, introdotti dal presidente del consiglio nazionale Paolo Agostinacchio.Alle 12 avrà invece luogo l'Udienza del Santo Padre, che prevede il saluto da parte di Leonardo Domenici ed un discorso di Papa Giovanni Paolo II. (ag)