Societ partecipate, il sindaco Domenici: "Troppo spesso si parte da posizioni preconcette, invece che dalla realt de

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"Quello delle società partecipate dal Comune e un tema importante, che vorrei fosse elemento qualificante di dibattito anche nella prossima campagna elettorale. Temo purtroppo che non potrà essere così, perché troppo spesso si parte la posizioni preconcette, senza tenere conto della realtà e dei fatti concreti". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che stamani è intervenuto al convegno "Il sistema delle partecipazioni comunali" organizzato dal Comune all'auditorium della Camera di Commercio."In questo settore negli ultimi anni c'è stata una grande evoluzione e l'amministrazione fiorentina si è impegnata per trovare gli strumenti più adeguati per gestirla – ha detto il sindaco – I nostri obiettivi sono stati e restano quelli di accrescere l'efficienza delle società, di definire in modo concertato le strategie di sviluppo, di garantire i diritti dei cittadini come utenti e consumatori. Ora occorre riflettere anche sul tema della ‘holding' delle società partecipate; un tema di cui ci si sta occupando anche a livello nazionale e che per noi è molto importante, anche nell'ottica sia dello sviluppo del ruolo del consiglio comunale, sia della dimensione metropolitana e della integrazione nell'area fiorentina"."In realtà, nel dibattito sulla gestione delle società partecipate ci sono stati contributi alquanto singolari, sia da destra che da sinistra – ha poi sottolineato Domenici – e sono state apposte delle etichette che prescindevano dai fatti. Da destra, si è andati da chi voleva che ‘regalassimo' l'acqua alle multinazionali a chi viceversa criticava anche la vendita delle farmacie comunali. Da sinistra, si è gridato alla privatizzazione selvaggia e a fantomatici e tragici cedimenti al neoliberismo. Credo che sarebbe invece utile partire dalla realtà, e non da opinioni che prescindono dai fatti". "Sulla vendita delle farmacie, che in realtà si può definire come unica vera privatizzazione, abbiamo mantenuto il 20% delle quote, con un contratto di servizio molto stringente e rigoroso sulle garanzie – ha ricordato Domenici – Mentre, per quanto riguarda l'aeroporto, non mi risulta che il Comune sia mai stato socio di maggioranza. Sulla Centrale del latte, oggi esiste una strategia condivisa e comunque nessuno ma mai pensato a vendite incontrollate; ed è utile ricordare anche che si sta costruendo il nuovo stabilimento. Resto comunque dell'idea – ha ribadito Domenici - che nel 2004 un Comune non debba essere in maggioranza in una società che vende mozzarelle e yogurt". Il sindaco ha poi ricordato altri temi al centro del dibattito degli ultimi mesi, come quello sulla Firenze Parcheggi. "E' curioso che nessuno pensi a dove si prendono le risorse necessarie a realizzare i parcheggi che si stanno costruendo. Siccome non c'è nessuna zecca clandestina sotto Palazzo Vecchio, quando si parla di ‘profitti' si dovrebbe capire che questi profitti vengono totalmente reinvestiti per i nuovi parcheggi, di cui tra l'altro tutti dicono ci sia gran bisogno". "Pensiamo anche a Publiacqua – ha proseguito Domenici - Appena mi sono insediato sindaco, mi è stato posto il problema della gestione dell'acquedotto, che abbiamo risolto. Poi abbiamo fatto la gara, riservando ai Comuni il 60% della nuova società; ed ora c'è la partecipazione con Acea, che è una società quotata in borsa dove il Comune di Roma detiene il 51%. Non si tratta di una bieca multinazionale". "Infine, voglio anche ricordare il caso più eclatante, quello di Casa spa, che è in realtà una società al 100% partecipata dai Comuni dell'area e che è stata al centro di una campagna basata su dati che non corrispondono alla realtà. Ma evidentemente c'è chi pensa che qualsiasi Spa sia una premessa ineludibile alle privatizzazioni. Ebbene, io sono stato nel Pci – ha aggiunto Domenici – ma neppure allora in quel partito si pensava una cosa del genere. Cosa che anche oggi, molto semplicemente, non è vera". Infine, il sindaco è ritornato brevemente anche sulla polemica del parcheggio sotterraneo alla Fiortzza da Basso. "Anche in questo caso si è verificato lo stesso fenomeno: si è partiti dalle opinioni senza verificare i fatti. Si è gridato allo scempio. Non ci si è posti il problema di dimostrare se questo scempio c'è (e secondo me non c'è); si è partiti dal presupposto che ci fosse. E questo non aiuta certo la qualità e il livello del dibattito, che invece dovrebbe essere all'altezza di questa città". (ag)