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"Io sono contro il clima di intolleranza che qualcuno sta fomentando in città verso i giovani. E non accetto la logica di criminalizzazione indistinta verso di loro. Non è la prima volta che si tenta di fare questo tipo di operazione: tutti ci ricordiamo quanto successe prima del Social Forum Europeo del novembre 2002. Ma continuerò a rispondere a chi vuole fare strumentalizzazione politica in chiave preelettorale e rifiuta la logica della collaborazione". E' la replica del sindaco Leonardo Domenici alla lettera del rettore della basilica di Santa Croce sulla situazione della piazza, in particolare riguardo a scritte col pennarello apparse sui muri della chiesa. "Prima di tutto comincio a trovare inaccettabile che le lettere indirizzate a me siano prima date alla stampa: non posso non pensare che in questo modo si vogliano aprire polemiche strumentali" ha esordito Domenici. "Il 14 aprile scorso ha continuato si è tenuta una riunione con il vicesindaco Matulli e l'assessore Cioni, in cui sono stati illustrati ai rappresentanti delle maggiori chiese fiorentine, Santa Croce compresa, gli ulteriori provvedimenti di controllo e pulizia delle piazze che partiranno il 3 maggio. Provvedimenti anche rafforzativi rispetto a quelli adottati lo scorso anno". "Ora ricevo questa lettera ha detto ancora il sindaco E non mi risulta che il firmatario fosse presente a quell'incontro. Incontro che peraltro viene definito inutile' e frutto di sollecitudine elettorale'. Ebbene, noi abbiamo lavorato per la città e abbiamo chiesto la collaborazione di tutti per un progetto condiviso che reputo importante. Oltretutto, in quell'occasione nessuno aveva portato all'attenzione il problema delle scritte sui muri". "E' chiaro che si tratta di fatti da condannare ha precisato Domenici - ed io faccio un appello ai tanti giovani che si ritrovano in piazza Santa Croce perché questo non avvenga e perchè si rispettino la piazza, i cittadini, la stessa città. Ma non accetto la criminalizzazione indistinta verso tutti loro. Che guardacaso arriva alla vigilia dell'iniziativa di Netwip nella piazza". "Quando poco tempo fa mi sono incontrato con gli studenti del liceo Michelangelo ha aggiunto il sindaco - anche i ragazzi mi hanno posto il problema di piazza Santa Croce, che considerano un luogo di incontro e di ritrovo. In quell'occasione dissi che si sarebbe dovuti arrivare ad un incontro fra di loro, gli abitanti della zona e i religiosi, per trovare un accordo comune. E questa è la logica da seguire, non certo le polemiche strumentali". (ag)