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"La vostra esperienza è particolarmente utile e proficua nel rapporto fra Amministrazione comunale, Casa Spa e inquilinato". Sono parole del sindaco Leonardo Domenici rivolte ai rappresentanti delle autogestioni degli inquilini, riuniti nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio. L'incontro è stato promosso dall'assessore alle politiche per la casa Tea Albini per discutere il nuovo regolamento delle autogestioni.All'incontro erano presenti anche il presidente e l'amministratore delegato di Casa Spa Giovanni Pecchioli e Vincenzo Esposito."Alla fine del 2003, dopo venti anni ha sottolineato il sindaco Domenici è stato approvato il nuovo regolamento che esalta la funzione delle autogestioni e il ruolo attivo dell'inquilino pubblico. Un'esperienza originale e significativa che coinvolge direttamente gli assegnatari nella responsabilità della gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Uno stimolo per l'Amministrazione a fare sempre di più e meglio. A tal proposito vorrei ringraziare anche i sindacati degli inquilini che si sono sempre dimostrati interlocutori attenti e sensibili alle istanze degli assegnatari".L'incontro è servito anche al sindaco Domenici per ribadire il ruolo fondamentale dell'edilizia pubblica in un momento di forti tensioni abitative: "Un settore strategico per dare risposte concrete al forte bisogno di abitazioni, ma che vede i Comuni con sempre meno risorse disponibili. Il governo infatti, nelle due ultime Leggi Finanziarie, non ha previsto alcun finanziamento per l'edilizia pubblica". Inevitabile il riferimento del sindaco Domenici sulle forti speculazioni esistenti nel mondo del mercato dell'affitto "che ci impediscono di reperire alloggi da poter riaffittare a canone concordato" e ha sottolineato il proficuo rapporto con la Curia "col cardinale Antonelli che non perde occasione per rilanciare il tema dell'emergenza abitativa"."Le scelte del Comune di Firenze però ha concluso il sindaco Domenici tendono a ribadire l'impegno nella valorizzazione del patrimonio di edilizia pubblica. Anche se in ristrettezze economiche, in questi anni sono stati avviati interventi importanti di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente, ultimo in ordine di tempo, quello sul complesso residenziale di via Rocca Tedalda, che una volta ultimato ci consentirà di non chiamarle più case minime".(fd)