Indirizzi programmatici partecipate settore mobilit, De Zordo: Il Comune non fornisce indicazioni convicenti sul fut

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«Manca una forte e chiara indicazione della gestione integrata della mobilità e della sosta fra Ataf e Firenze Parcheggi e non ci sono riferimenti alll'importanza di nuove corsie preferenziali per il trasporto pubblico, mentre lascia perplessi l'indicazione per Firenze Parcheggi di acquisire la maggioranza azionaria della 'Firenze Mobilità' per il project financing». E' questo il commento di Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/unaltromondo", in merito alla delibera, approvata dal consiglio comunale, sulle società partecipate nel settore della mobilità fiorentina.«La delibera – ha rilevato Ornella De zordo - riprende timidamente quanto indicato da una precedente mozione del Consiglio per una gestione integrata della mobilità fra Ataf e Firenze Parcheggi. Non si fa alcun riferimento a possibili e consistenti scambi azionari fra le due società: Ataf è in perdita e Firenze Parcheggi in attivo notevole e altre città toscane come Prato o Pistoia è la stessa azienda di trasporto pubblico che gestisce anche la sosta. Se si vuole davvero rilanciare l'Ataf non ci si limiti a indicare interventi tampone, come la vendita del deposito di Viale dei Mille, o a parlare di incremento dell'efficienza aziendale, che certo non è la causa del deficit di Ataf, si intervenga con scelte strutturali».«Nella delibera – ha aggiunto - non si parla di sviluppo delle busvie in città, quando invece precedenti atti del Consiglio chiedevano con forza un grosso impegno in questa direzione con lo sviluppo di corsie preferenziali per tutte le linee forti dell'Ataf».«Il documento prevede inoltre che Firenze Parcheggi acquisisca il 52% delle azioni di Firenze Mobilità, una volta completati i parcheggi sotterranei attualmente in costruzione con il project financing – ha sottolineato la capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo" - attualmente Firenze Parcheggi dispone del 7,95% delle azioni di Firenze Mobilità, pari a 581.740 euro. Se il valore nominale è rimasto identico, passare al 52% delle azioni, significherebbe un esborso di oltre 3 milioni e 800 mila euro a carico della società partecipata dal Comune per il 49,47% delle azioni. E' perciò facile prevedere altri consistenti utili finanziari derivanti dalle zcs e dai proventi delle multe a scapito dei cittadini di Firenze». (fn)