Categoria
Questo il testo dell'intervento dei gruppi dei Democratici di Sinistra, Margherita, Comunisti Italiani, Verdi e SDI:«L'intera maggioranza di centrosinistra al Comune di Firenze è estremamente preoccupata dal comportamento non collaborativo che è emerso tra i membri del CDA del Teatro, espressione dell'area politica di centro-destra a cominciare dal grave atto dei sig.ri Bertini e Uccelli che hanno lasciato la seduta di venerdì sera, chiudendo di fatto ogni possibilità di proseguimento dei lavori e di individuazione del nuovo Sovrintendente. Abbiamo visto dai risultati degli ultimi mesi che il Teatro è stato capace di rilanciare con successo di pubblico la propria produzione ponendo le basi per una serie di nuove stagioni all'insegna della qualità, grazie anche alla previsione di importanti collaborazioni artistiche come quella di Riccardo Muti, dopo il divorzio con il Teatro alla Scala di Milano. Il progetto di un nuovo polo musicale da costruire a Firenze nei prossimi anni ha inoltre rafforzato la fiducia per un rilancio complessivo della Fondazione, anche in relazione al già ricco panorama di istituzioni culturali musicali della città.Su questi e altri punti faceva leva l'intesa che le forze politiche di centrosinistra e centrodestra hanno siglato nei mesi scorsi, anche alla presenza del Sindaco e dei parlamentari fiorentini di tutti gli schieramenti. Prendiamo atto con molto rammarico che quell'accordo non può ad oggi concretizzarsi, anche a causa del gioco dei veti sulle candidature dei possibili sovrintendenti, rispetto alle quali il centrosinistra non ha mai voluto entrare nel merito, consapevole delle legittime prerogative del Sindaco e del CDA. Ad oggi sembra che non vi siano le condizioni per riaprire un confronto chiaro e condiviso che non sia condizionato da tentativi dannosi di contrattazione politica delle cariche di vertice del Teatro, la cui individuazione è, ai termini di legge e di statuto, esclusivo appannaggio della sovrintendenza e dello stesso CDA. Voler insistere su questa strada significherebbe un serio aggravamento di una situazione già complessa e difficile.Non possiamo perdere di vista che l'interesse della città deve essere rivolto interamente al rafforzamento del ruolo artistico internazionale del Maggio, alle centinaia di lavoratori che vi operano e al contributo che questa istituzione offre alla città in termini di offerta culturale, visibilità e prestigio internazionale.A questo punto l'assenza di alternative più condivise che pure avevamo auspicato, ci porta a chiedere una soluzione straordinaria, quanto sofferta, ma tuttavia necessaria a ripristinare le condizioni per avere un CDA più autorevole, affidabile e meglio rappresentativo del panorama istituzionale locale e regionale. Pertanto le forze di maggioranza a Palazzo Vecchio chiedono che il Sindaco Leonardo Domenici si attivi con tutti gli strumenti che la legge gli mette a disposizione per intervenire sulla Fondazione al fine di arrivare in tempi rapidi all'individuazione del nuovo sovrintendente e alla definizione chiara dell'assetto dei vertici».(fn)